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venerdì 18 ottobre 2024

Un albero da marciapiede

Ho parlato tante e tante volte dei Ficus retusa cagliaritani, e non ho mai mancato di evidenziare la loro robustezza e capacità di adattamento, fino dalle origini del blog (post del 3/11/10), quando presentavo un esemplare cresciuto nell'asfalto a Su Siccu (peraltro non esiste più, né l'asfalto né l'albero). 

E quell'albero mi è venuto in mente, quando ho visto l'esemplare che vi presento oggi, fotografato in via Boito, nel quartiere di San Benedetto.


Eccolo qua, un grosso arbusto alto quasi 3 metri, il cui fusto esce  da un minuscolo vasetto, che però non ci può imbrogliare: le radici non sono nel vasetto ma il Ficus si è certamente fatto strada sotto terra attraverso il marciapiede, per crescere ed irrobustirsi.

E questo spiega il titolo del post, rubato ad un film bello e triste della fine degli anni '60 del secolo scorso.

Non so come sia iniziata la storia di questo arbusto, ma voglio immaginare che tutto sia nato da una piantina poggiata lì, quasi per caso, nel suo vasetto; questa piantina aveva tanta voglia di vivere, ed ha fatto tutto da sola per consolidare la sua presenza. Che tempra!