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sabato 26 ottobre 2024

La cascata di trombette vergognose

 "Trombetta vergognosa" è il nomignolo che avevo appioppato nel lontano 2011 (post del 22/11/11) ai fiori della Datura arborea (oggi Brugmansia arborea) per la loro caratteristica di essere sempre rivolti verso il basso, per facilitare l'impollinazione notturna.

Il blog ha parlato diverse volte di questo arbusto sia per le sue caratteristiche proprie, sia anche per la somiglianza con il famigerato Stramonio (Datura stramonium) e per la presenza di ibridazioni di vario colore, a partire dal giallo, sia infine per un dipinto che lo rappresenta, divenuto famoso per il prezzo di aggiudicazione all'asta (post del 17/11/16).  

Insomma un arbusto oramai piuttosto conosciuto ed utilizzato in giardino, e che attrae la nostra attenzione soprattutto quando è fiorito, cioè in questo periodo.

Eccola allora una Datura, nella strepitosa fioritura di quest'anno, una vera cascata di fiori bianchi.

Qui siamo in via Leoncavallo, piccola via fra San Benedetto e Genneruxi, vicino ai binari del metrotram.

Anche se, come dicevamo, la Datura è abbastanza comune, questo esemplare è peculiare per la sua dimensione e per la generosità nel produrre fiori, e mi fa piacere riproporlo.


venerdì 18 ottobre 2024

Un albero da marciapiede

Ho parlato tante e tante volte dei Ficus retusa cagliaritani, e non ho mai mancato di evidenziare la loro robustezza e capacità di adattamento, fino dalle origini del blog (post del 3/11/10), quando presentavo un esemplare cresciuto nell'asfalto a Su Siccu (peraltro non esiste più, né l'asfalto né l'albero). 

E quell'albero mi è venuto in mente, quando ho visto l'esemplare che vi presento oggi, fotografato in via Boito, nel quartiere di San Benedetto.


Eccolo qua, un grosso arbusto alto quasi 3 metri, il cui fusto esce  da un minuscolo vasetto, che però non ci può imbrogliare: le radici non sono nel vasetto ma il Ficus si è certamente fatto strada sotto terra attraverso il marciapiede, per crescere ed irrobustirsi.

E questo spiega il titolo del post, rubato ad un film bello e triste della fine degli anni '60 del secolo scorso.

Non so come sia iniziata la storia di questo arbusto, ma voglio immaginare che tutto sia nato da una piantina poggiata lì, quasi per caso, nel suo vasetto; questa piantina aveva tanta voglia di vivere, ed ha fatto tutto da sola per consolidare la sua presenza. Che tempra!  

lunedì 14 ottobre 2024

La regina cittadina in fiore

 Che cosa abbiamo da dire ancora sulla fioritura autunnale della Jacaranda mimosaefolia, che non abbiamo già detto? Forse nulla, se non che questa regina cittadina, uno dei simboli verdi della città, ogni anno in questo periodo ci meraviglia con la sua seconda fioritura, mentre è ancora nel pieno rigoglio fogliare.


E allora, come resistere a fotografare ed a proporre l'immagine di una pannocchia di fiori, contornata dal fogliame, catturata da una pianta  di via Oslo?

Le corolle tubulose si offrono alla vista con il loro affascinante colore celeste, durano poco sulla pianta poi cadono a formare un tappeto.

Fra i tanti post che abbiamo dedicato a questi alberi vi rimando ad uno di 10 anni fa (post del 3/10/14), che segnala le principali vie abitate da questa regina, compagna imprescindibile del nostro verde cittadino.

lunedì 7 ottobre 2024

I Ficus magnolioides allo stato semibrado

 I Ficus magnolioides, o macrophilla, sono i signori arborei della nostra città, forse quelli che la rappresentano di più, per la dimensione, la bellezza di insieme, la posizione nel tessuto urbano. Pensiamo alla Darsena, a piazza Matteotti, all'Orto Botanico, ai Giardini Pubblici, e abbiamo già qualificato questi nostri compagni di vita.

Giusto dunque che a questi alberi vengano dedicate ampie presentazioni, e noi  abbiamo fatto la nostra parte nel blog, anche in occasioni nefaste, come nel crollo della Darsena (post del 16/5/23).

Poi ci sono altri esemplari, meno evidenti per la loro posizione, ma non certo per la loro dimensione, come gli esemplari di piazza Sorcinelli, fra viale Trento e viale Trieste, comunemente nota come parcheggio  della Regione (post 4/4/1324/5/23); questi due enormi esemplari hanno una peculiarità rispetto ai fratelli più noti: vivono allo stato semibrado.

D'altra parte la piazza di cui parliamo è essa stessa lasciata allo stato semibrado: un disordinato ma richiestissimo parcheggio nei giorni lavorativi, un deserto nei giorni festivi, non curato né molto pulito.

E dunque i nostri Ficus, che già tendono a prendersi gli spazi necessari per vivere bene  in ogni condizione al contorno, qui ne approfittano alla grande.

Ed ecco le possenti ed alte radici tabulari a terra che corrono dappertutto, esondando dai vecchi recinti senza problemi, e le radici colonnari verticali, già legnose ed infisse nel terreno, o ancora in forma di filamenti che lavorano per riunirsi.


E questo è uno scorcio del fratello magnolioides che vegeta verso viale Trento, anche lui carico di radici filiformi che si vanno aggrumando e puntano al terreno.

Insomma, un cantiere perenne di attività arboree vitali e tese a rafforzare la enorme  ed articolata struttura fuori terra. Un vero spettacolo, da apprezzare soprattutto il fine settimana, senza il soffocante abbraccio delle auto!

E ricordo infine che il meglio in assoluto della vitalità dei vecchi Ficus magnolioides lo possiamo ammirare all'Orto botanico di Palermo (post del 8/7/18).