I Giardini Pubblici sono il parco urbano forse più noto della città, dove intere generazioni di cagliaritani sono cresciute correndo e giocando, apprezzando prati ed alberi secolari, frequentando la Galleria comunale d'arte. Uno dei simboli della città, come tale curato e manutenuto con particolare attenzione; qui ci si dà appuntamento, magari di fianco all'ingresso sotto l'ombra del grande Schinus molle o del Cedrus deodara (post del 20/12/10), qui si chiacchiera o si sta da soli a riflettere, si gioca, si corre o si fa ginnastica sul prato, insomma questo spazio si vive compiutamente e, sembra, con soddisfazione.
Ho cominciato la chiacchiera di oggi ripartendo dalla prima frase di un precedente post (post del 10/3/24), perché credo che rappresenti perfettamente il ruolo dei Giardini Pubblici, almeno per i cagliaritani "più datati"; gli altri, i turisti ed i bambini, lo apprezzano e basta, senza porsi troppe domande.
Ho ripercorso questo luogo alcuni giorni fa, e confermo che gli spazi sono ordinati e puliti, e le piante ben curate; però ci sono alcune ombre, che voglio segnalare.
Qui siamo in fondo alla promenade, nella zona dei Carrubi; vediamo sulla destra della foto il Carrubo molestato (post del 17/2/22, e precedenti ivi richiamati). Alla sua sinistra il molestatore, coricato per terra, e poi ancora un Carrubo, ma in condizioni pessime, direi quasi moribondo: perché?