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sabato 30 marzo 2024

I Carrubi di piazza Islanda chiedono aiuto!

 Il Carrubo, Ceratonia siliqua, è una pianta notissima e ben presente in Sardegna allo stato naturale (anche se non è endemica dato che arriva dal Medio Oriente), ed a Cagliari proveniente dai vivai, utilizzata spesso dai gestori del verde pubblico per il decoro urbano. Basti pensare al bellissimo esemplare di piazza Garibaldi, che allieta con il suo giovane fratello il passeggiare dei cagliaritani in questa centralissima zona.

Ma anche ben presente in zone  più defilate, come per esempio in piazza Islanda, a Genneruxi. E proprio di questi Carrubi parliamo oggi, perché sono sofferenti e chiedono aiuto agli specialisti, affinché li curino ed assicurino la loro sopravvivenza.

Guardate questo bellissimo esemplare, che si affaccia su via Stoccolma, del quale abbiamo già parlato (post del 27/3/20). C'è qualcosa che non va nella sua chioma, vi pare? Molti rami secchi, privati delle foglie. Cosa gli sta succedendo? Io non sono un esperto, ma so che il Carrubo è un albero robustissimo, teme solo le gelate ed il ristagno idrico, e non è certo questo il caso.


Che si siano ripresentati i malefici topi,  che masticano la corteccia, bloccano l'apporto della linfa e provocano la morte dei rami? E' probabile, dati i precedenti (post del 9/4/16  e del 28/12/16).

Tutti gli esemplari di questa bella e frequentata piazza sono stati colpiti, chi più chi meno: guardate quest'altro esemplare, che si affaccia su via Costantinopoli, in che condizioni si trova!



Tanti rami completamente privati di foglie e di vita, che sembrano chiedere aiuto al cielo. Ma non è dal cielo che deve arrivare l'aiuto ma dalla solerzia dei nostri giardinieri comunali che, verificato che si tratti nuovamente dei topi, provvederanno di conseguenza con le opportune azioni per la ripresa di queste gloriose piante, che non meritano certo questo attacco da parte dei malefici topi!

Spero che questo post venga letto da qualche rappresentante del nostro verde pubblico, che abbia la volontà ed il potere di programmare un intervento, che venga posto in atto al più presto; direi che glielo dobbiamo, a questi meravigliosi compagni di strada! 


lunedì 25 marzo 2024

Chi vincerà il braccio di ferro?

 Iniziamo in maniera spiritosa questo post, per un  argomento che purtroppo spiritoso non è, perché concerne la (mancata) manutenzione dei beni architettonici della nostra città, a cominciare da quelli più amati da cagliaritani e turisti.

Il braccio di ferro del titolo, come si coglie facilmente dalla foto, riguarda un vecchio Pino d'Aleppo, Pinus halepensis, ed un tratto della bella balaustra che protegge dalla sottostante via San Saturnino.
Il Pino, e soprattutto questa specie di Pino, ama mettersi storto; così ha fatto questo esemplare, si è messo storto e spinge, con una azione lenta ma inesorabile. Non sarà domani né il mese prossimo, ma certamente vincerà lui, facendo crollare a terra il blocco di granito, sempre che non si intervenga prima per sistemare la faccenda in modo incruento per i contendenti.

E qui si innesta la parte non spiritosa dell'argomento, cioè la mancata manutenzione del Terrapieno. Sono tante le parti trascurate, dalle lastre del pavimento staccate alle scritte mai cancellate, dalle transenne eterne ai tratti di balaustra interamente crollati, e si potrebbe continuare a lungo. 
Normalmente si dice che ai politici piace inaugurare ma molto meno gestire, ma forse in questo caso non è del tutto vero: è così importante il Terrapieno che forse basterebbe un piano di intervento di medio termine ma ben organizzato in obiettivi parziali, correttamente presentato e seguito da risultati via via raggiunti e ben messi a conoscenza dei cittadini, per fornire l'agognato ritorno in termini di immagine, e magari di voti, per i nostri amministratori comunali. O sono troppo ottimista?



Non voglio comunque angustiarvi con altre immagini di degrado; chiunque, con una passeggiata in Terrapieno, comunque bellissima, può rendersi conto di persona della situazione.

E allora chiudiamo con una immagine di ripresa primaverile, dato che la Natura poco si preoccupa delle piccole miserie umane e continua a produrre la sua bellezza: ecco un gruppo di fusti fiorali di esemplari di Agave americana, che si preparano alla affascinante fioritura estiva (post del 20/7/15). Come dicevamo nel post citato, l'Agave si riscatta in questo periodo, con questa sorta di alberelli porta-fiori, dei suoi difetti e della antipatia con cui spesso è guardata; godiamoceli, dunque, questi alberelli, dopo aver guardato le bruttezze del degrado dei manufatti trascurati!  



domenica 10 marzo 2024

I meravigliosi Ficus (momentaneamente) recintati

 I Giardini Pubblici sono il parco urbano forse più noto della città, dove intere generazioni di cagliaritani sono cresciute correndo e giocando, apprezzando prati ed alberi secolari, frequentando la Galleria comunale d'arte. Uno dei simboli della città, come tale curato e manutenuto con particolare attenzione.

Anche il blog ne ha parlato tante volte, naturalmente con riferimento agli alberi, arbusti e fiori presenti;  l'ultima occasione (post del 18/1/24) è quando ho grandemente apprezzato l'inserimento di alcune etichette di riconoscimento, attribuite ad alcuni degli alberi più significativi presenti nel parco, fra cui naturalmente i due maestosi Ficus magnolioides/macrophilla. 

Ma non è delle etichette che vi parlo oggi, bensì della recinzione provvisoria in nastro plastico che cinge i Ficus lungo tutto il perimetro, come si vede dalla fotografia.

Pare che i lunghissimi rami abbiano qualche problema di tenuta, agli eventi atmosferici o al trattamento degli umani, per cui, visto anche il recente evento del grande fratello della Darsena (post del 16/5/23), si è correttamente proceduto ad isolare tutta l'area.  


In quest'altra foto, presa sempre dal lato del viale San Vincenzo, vediamo che si è proceduto all'inserimento di sostegni, che svolgono il ruolo normalmente svolto in natura dalle radici colonnari.

Tutto bene, quindi? Sì, purché finiti i lavori di messa in sicurezza (nonché inseriti gli opportuni cartelli di attenzione e se necessario impedito l'accesso a qualche piccola zona) questa area venga restituita alla fruizione dei cittadini, che possano continuare a godere, come concludevo nel post citato,  di queste meraviglie anche dall'interno. 

Insomma, per farla breve, spero che non si faccia qui quello che si è fatto in piazza Matteotti nel 2020 (post del 20/7/20), anno in cui la piazza è stata recintata e nessuno ha più potuto frequentarla all'interno (della futura sistemazione definitiva non so, mi auguro che si ripari a questo sgarbo!).

 

mercoledì 6 marzo 2024

Un enorme, elegante Cipresso cittadino

 Non ci capita spesso di imbatterci, mentre camminiamo nelle strade cittadine, in alberi molto grandi e normalmente solitari; non siamo preparati, contrariamente a quando andiamo per Parchi, e tanto più queste piante ci sorprendono.

Così è successo a me l'altra mattina, quando ho incontrato questo Cipresso "stradale".


Siamo in via Tommaseo, non lontano dal viale Marconi, e ai bordi di uno spazio condominiale si erge questo gigante, almeno per i nostri parametri; basta confrontarlo con l'altezza delle palazzine, o con le auto a bordo strada per rendersi conto della dimensione, che dovrebbe essere intorno ai 15 metri.

Dovrebbe trattarsi di un Cipresso dell'Arizona, Cupressus arizonica, albero del quale vi ho parlato qualche anno fa (post del 21/1/19)  con riferimento ad alcuni esemplari presenti a Monte Urpinu, al confine con via Garavetti.



In questa altra immagine vediamo il Cipresso nel suo insieme, e possiamo notare il portamento colonnare e la chioma conica compatta e ramificata fino dalla base del tronco.

Un esemplare veramente peculiare, tanto più se si considera che i Cipressi sono soggetti a diverse malattie, fra le quali il "Cancro del Cipresso", che ha fatto tantissime vittime anche in città.

Speriamo dunque che questo elegante esemplare di via Tommaseo sia destinato ancora ad una lunga e sana esistenza, e continui a sorprenderci quando passiamo da quelle parti!