Le specie invasive costituiscono un enorme problema a livello mondiale, a livello di costi e addirittura di pericolo per le popolazioni. Parliamo di animali, piante, batteri e funghi, specie invasive introdotte al di fuori del loro habitat naturale con la complicità della globalizzazione, e lasciate crescere in maniera abnorme prima di rendersi conto del pericolo ed iniziare a prendere le giuste contromisure.
Un esempio per tutti, recente e significativo: il granchio blu, per il quale oggi cerchiamo di correre ai ripari, dopo aver trascurato per anni la sua crescente presenza ed avergli lasciato procurare danni ingenti.
Io naturalmente non ho i titoli né la volontà per parlare di questo enorme problema, ma voglio solo ricordare ai lettori alcune presenze arboree Cagliaritane o Sarde, classificate a pieno titolo fra le specie invasive.
E, direi quasi per sfortuna, non è detto che le specie invasive siano brutte, anzi sono spesso piacevoli, come per esempio il Ricino,
Ricinus communis, di cui abbiamo parlato diverse volte nel blog
, qui fotografato in via Dei Conversi con la sua bella fioritura autunnale.
Ebbene il Ricino è certamente una specie invasiva, e la sua esuberanza si dimostra, guarda caso, soprattutto sui terreni abbandonati, che tende a colonizzare.
E poi in Sardegna abbiamo avuto e purtroppo abbiamo ancora, soprattutto nella zona di Oristano, l'invasione del Giacinto d'acqua, Pontederia crassipes, una bella fioritura che però soffoca le specie stanziali, pericolosa e senza nemici naturali qui da noi.
Ma, tornando a Cagliari, certamente non possiamo trascurare l'Ailanto,
Ailanthus altissima, della cui invasività abbiamo trattato spesso (p.es. post del
6/7/12). E ancora posso citare la
Robinia pseudoacacia, anch'essa ben presente nel blog e dalla enorme capacità riproduttiva, ed anche la insospettabile Lantana,
Lantana camara , comune arbusto da vaso e da aiuola.
Insomma un mondo di specie arboree, certamente non da eliminare (per lo meno non sempre), ma da trattare con attenzione e consapevolezza.