Andiamo a prendere una boccata di aria fresca in Alto Adige, e precisamente nella zona dello Sciliar e del passo Sella, dove sono stato in vacanza alcuni giorni fa.
E, naturalmente, lo facciamo attraverso gli alberi, che sono spesso alberi da noi quasi sconosciuti.
Ecco il profilo dello Sciliar al tramonto: la parte più alta, all'incirca dai 2000 metri in sù, è naturalmente priva di vegetazione; la parte più bassa invece è occupata, per quanto possibile, da Abeti rossi, Picea abies, l'albero più diffuso in Alto Adige.E questo, fotografato nella zona del Passo Sella? E' certamente una aghifoglia, ed i più attenti intuiscono che sia un Pino, ma solo i conoscitori degli alberi della zona alpina individuano che è un Pinus cembra, oggettivamente uno dei Pini più belli ed eleganti, con i suoi corti aghi riuniti in fascetti da 5 elementi, ed il legno pregiato e profumato che produce.
Infine, vi presento una latifoglia, perché non è vero che, ancorché siano largamente dominanti (più del 90%degli esemplari presenti), ci siano solo aghifoglie nelle montagne altoatesine.
Ecco infatti, lungo i bordi di un sentiero alla base dell'Alpe di Siusi, le bellissime samare rosa di un Acer pseudoplatanus, Acero di monte.
Come dice il nome, questo albero predilige vivere in quota, fra i 500 metri e fino ai 1500; qui siamo ai piedi dello Sciliar, a circa 1000 metri, e questo esemplare sembra trovarsi ottimamente.
A queste quote in Alto Adige vivono altresì Faggi e Carpini, e, mi dicono, anche la Roverella.