E' stato un colpo al cuore, lo confesso, apprendere che uno dei simboli arborei che meglio caratterizzano la nostra città, il Ficus magnolioides sopra l'edicola di piazza Ingrao, ha perso una delle sue enormi braccia nella notte di domenica scorsa, distruggendo la storica edicola sottostante.
Ecco una fotografia, tratta da Facebook, che rappresenta in maniera efficace quanto accaduto: l'enorme branca sinistra dello splendido tronco a vela, con i suoi contrafforti di sostegno, crollata sopra l'edicola.Infine questa foto in campo lungo, un po' ruffiana perché non mostra il danno e la asimmetria che invece appare evidente se guardiamo l'albero dalla Darsena, ci consola un poco, mostrando che una buona parte dell'albero è rimasta in piedi.
Detto questo, è d'uopo qualche considerazione di carattere generale. Sappiamo, fin dalla nostra prima conoscenza dei Ficus, ed in particolare dei Ficus magnolioides (post del 3/11/10, e tanti altri in seguito), che questi alberi hanno sviluppato grandi capacità di sostegno statico, correlate alla "voracità" espansiva: radici tabulari di notevole sezione, che emergono dal terreno e camminano per molti metri in tutte le direzioni, e radici colonnari, che sostengono le branche via via che queste si sviluppano in lunghezza.
Un esempio di grande evidenza di queste radici di "rafforzamento" è rappresentato dall'enorme esemplare dell'Orto Botanico di Palermo (post del 8/7/18), ma abbiamo anche esempi nostrani, nel nostro Orto Botanico, in piazza Matteotti, negli esemplari di fronte al palazzo della Regione in viale Trento, nel parco di Bonaria ed altri ancora. Potete fare una ricerca nel blog per approfondire l'argomento e vedere tante foto.
Ebbene, il nostro esemplare ferito non ha potuto mettere, costretto dall'asfalto e dai rivestimenti del terreno, né radici tabulari, né radici colonnari, che comunque gli sarebbero state tagliate.
La conseguenza minima di questo stato di cose, che peraltro è comune a tanti esemplari cittadini di questa specie, è che i tecnici, per restituire l'equilibrio al nostro campione, dovranno effettuare potature significative sui lati sani, sperando che questo basti per assicurare ancora decenni di onorata carriera a questo simbolo verde cagliaritano.