La Robinia pseudoacacia è un albero che ha avuto una significativa presenza nella nostra città, anche per la sua capacità di riprodursi e colonizzare terreni sterrati ed incolti. Oggi, con il procedere dell'urbanizzazione, lo si incontra molto meno, mentre è piuttosto comune in campagna. E' una leguminosa, della quale abbiamo parlato più volte a partire dagli albori del blog (post del 14/12/10) e successivamente, soprattutto con riferimento alla sua bella fioritura primaverile (p.es. post del 26/4/15 e del 10/4/17).
Abbiamo altresì parlato di esemplari anziani e non molto ben messi, come quelli di via Cammino Nuovo e quelli di via Cagna, quasi all'incrocio con via Is Guadazzonis.
E di questi ultimi parliamo oggi: ecco in foto un esemplare, che mostra la sua attuale fragilità. Già si vede dal tronco che è molto anziano, è piegato su un fianco e probabilmente il suo legno sta marcendo all'interno.Per questo non mi sono meravigliato quando ho letto nel sito ufficiale del comune di Cagliari che 4 esemplari di Robinia in via Cagna saranno eliminati, in quanto la loro "propensione al cedimento" crea pericolo per la pubblica incolumità.
Tutto bene, dunque? E no, dato che l'annuncio non parla di eliminazione, ma di "messa in sicurezza". Allora, poiché la messa in sicurezza non è certo sinonimo di eliminazione, ma anzi di azione costruttiva e correttiva tesa ad eliminare il pericolo, per esempio con tutori di sostegno, perché usare questa impropria terminologia?
Non sarà che la "messa in sicurezza", locuzione ormai usatissima nel burocratese, serva come addolcimento del termine netto di eliminazione, che potrebbe provocare qualche protesta di cittadini amanti del verde?
Allora io formulo un invito agli amministratori del verde pubblico: siate chiari. Se una pianta è da abbattere, da eliminare, da estirpare, da tagliare ........, usate il termine giusto, e siate pronti all'occorrenza a dimostrare la necessità inoppugnabile della azione drastica; non nascondetevi dietro terminologie fumose ed improprie!