In via dell'Abbazia, poco dopo la rotatoria di via dei Conversi da cui nasce questa importante arteria urbana, si apre sulla sinistra via Praga, che è in realtà una lunga e piacevole passeggiata pedonale; costeggiando la linea del metrotram, la passeggiata arriva fino nel cuore di Genneruxi, sfociando in cima a via Zagabria dopo aver intersecato via Oslo, via Genneruxi e via Berna.
E' una passeggiata piacevole anche da un punto di vista del verde, fra siepi di Piracanta cariche attualmente di bacche rosse, Bagolari all'interno dello spazio cani, cespugli di Biancospino nella scuola di infanzia, arbusti di Malvaviscus all'incrocio con via Genneruxi, e tanto altro ancora; rimando ad una veloce ricerca nel blog chi volesse riportare alla mente le piante citate.
Ma oggi puntiamo l'attenzione proprio all'ingresso di questa via, nello slargo che accoglie il visitatore che arriva da via dell'Abbazia: qui troviamo le reginette di questi spazi, e cioè alcuni esemplari di Chorisia/Ceiba (ultimo post, fra i tanti, 21/9/22).
Ed oggi, invertendo il normale approccio dal generale al particolare, voglio iniziare con una foto che dà senso al titolo, il primo piano di una robusta spina, ben piantata nella corteccia verde del tronco.
Sì, perché quest'albero ha una splendida fioritura, un simpaticissimo frutto carico di cotone, un piacevole aspetto di insieme con il suo tronco a bottiglia, ma ha anche una peculiare spinosità nel tronco, che gli fornisce una ulteriore dose di eccezionalità.
Ricordo che queste spine, nei paesi dell'America del sud dai quali origina la Chorisia, servono come difesa dai mammiferi rampicanti; da noi la protezione può al più servire come difesa dai topi, di cui conosciamo l'aggressività nei confronti per esempio del Carrubo (post 9/4/16).
Passando dal particolare al generale, ecco a destra l'immagine d'insieme di uno degli esemplari, mentre sullo sfondo se ne intravede un altro; sono gradevolmente inseriti in un piccolo terrapieno che digrada dai binari alla passeggiata.
Faccio notare che questo esemplare è ancora carico di foglie, mentre quello del quale ho fotografato le spine, che è il più grande del gruppetto, è già completamente spoglio; sono gli effetti del nostro clima, per cui diverse specie arboree, come abbiamo notato più volte nel blog, sono semi-spoglianti, lo fanno di malavoglia, oppure alcuni esemplari si spogliano altri no, come in questo caso.
Comunque un bel "comitato di accoglienza" per questa passeggiata!