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martedì 26 luglio 2022

La storica famiglia si rifà il look

 E' una bella notizia quella che vi voglio dare oggi, come capita quando si mostra attenzione verso il verde cittadino, soprattutto quello più significativo per la nostra città.

E la notizia è che l'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna sta facendo eseguire lavori di ammodernamento ed abbellimento della aiuola circolare sita alla radice del molo Ichnusa, che ha la grande peculiarità di contenere una famiglia di alberi di una sola specie, cioè Washingtonia filifera.


Eccolo qua il gruppo familiare di Palme in mostra, mentre gli operai lavorano alla base dell'aiuola; difficile rimanere indifferenti di fronte alla stranezza di questa aiuola, che ha fatto e fa compagnia a molte generazioni di cagliaritani in passeggiata  al Porto.

Vi avevo già presentato la storica famiglia (post del 14/5/15  e del  4/2/21), ipotizzando che la particolare situazione di esemplari ammassati sia scaturita dalla attività riproduttiva di un capostipite, che nel corso di decenni ha dato luogo alla affascinante composizione attuale.

Quale che sia l'origine del gruppo, che sarebbe interessante studiare attraverso vecchie immagini, resta che questo è a buon diritto uno dei molti luoghi della memoria del verde cittadino, che meritano di essere preservati e curati, come appunto si sta facendo in questo caso.

giovedì 21 luglio 2022

Un Cipresso fiorito o una sfacciata opportunista?

 La risposta al quesito del titolo, anche prima di avere visto la fotografia a cui il titolo si riferisce, è scontata, dato che il Cipresso non fiorisce, appartenendo al gruppo delle Gimnosperme.


E' quindi una sfacciata opportunista, quella che si è arrampicata fino alla cima del povero Cipresso, anche piuttosto in alto, per produrre il meglio della sua fioritura.

Si tratta di una Bougainvillea, e lo stretto abbraccio avviene alla fine di via Rossello, traversa cieca di via Dei Conversi. 

Ringrazio Paolo per avermi segnalato questo connubio, e ricordo che la Bougainvillea non è l'unica pianta capace di arrampicarsi su suoi simili, ma anzi sono molte le piante rampicanti che sfruttano questa opportunità: possiamo citare il Glicine (post 4/10/16), la Bignonia radicans (post 20/6/11), la potente e bellissima Bignonia tweediana ( post 11/5/15).

Una convivenza forzata, che spesso nasce da una vera e propria aggressione verso chi non può difendersi efficacemente, è costretto a subire e a volte soccombe.

Ma, lo sappiamo, le leggi della Natura sono spesso brutali e, quando si cerca l'aria e la luce......   

giovedì 14 luglio 2022

Un salto nel verde del Parco d'Abruzzo

 Vi porto a prendere una boccata di aria fresca nel Parco Nazionale d'Abruzzo, anzi più precisamente di Abruzzo, Lazio  e Molise, il più antico parco nazionale italiano.

E vi ci porto perché è un parco ricchissimo di alberi meravigliosi, ma soprattutto perché questi alberi appartengono a specie a noi sardi pressoché sconosciute, o comunque molto rare da trovare.


E cominciamo con uno splendido Faggio, Fagus sylvatica, che si erge maestoso con i suoi 750 anni circa di vita su questa Terra.

Dico subito per correttezza che questa fotografia non è mia, ma della signora Anna Maria; io non sono stato capace di trovare questa meraviglia, pur essendo andato al passo Godi, dove il Faggio del Pontone, questo il nome attribuito, vive.

D'altra parte, non potevo cominciare con una specie diversa, dato che i Faggi sono la specie arborea con il maggior numero di esemplari in Abruzzo; e pensare che in Sardegna sono assenti!

Fatto questo doveroso omaggio ai Faggi e a chi li sa fotografare, passiamo ad alcune fotografie scattate da me, sempre riguardanti alberi poco presenti da noi.


Ecco un grande Abete rosso, Picea abies, che si erge elegante e maestoso, e molto alto; qui ci troviamo a Pescasseroli, a 1200 metri di altitudine.

Anche questa specie arborea è praticamente assente da noi, soprattutto a Cagliari, con qualche ammirevole eccezione (post 7/3/14), spesso riveniente da alberi di Natale dismessi ma amorevolmente accuditi.

Per il resto, le altre volte che ho parlato di questa specie arborea, pure così importante, vi ho portato in altre regioni italiane, se non all'estero.






E quest'altra enorme bellezza? E' un Acero platanoide, del quale vi mostro a conforto anche un particolare, con la bella  grande foglia a lobi dentati, e le affascinanti disamare appese in gruppetti.

Anche questo Acero è molto raro da noi; io ne avevo riconosciuto uno, almeno dalla foglie morte, al parco di Laconi (post 17/2/12).  

Queste a sinistra sono invece una coppia di graziose nocciole, fotografate lungo il percorso pedonale della Camosciara, bellissima passeggiata sempre nei dintorni di Pescasseroli.

Ricordo che il Nocciolo, Corylus avellana, in Sardegna è abbastanza presente in quota, per esempio nella zona di Aritzo, dove viene coltivato per produrre meravigliosi dolci.




E questo a destra sembra essere un Carpino nero, Ostrya carpinifolia, anch'esso colto sul percorso della Camosciara. Anche questa specie è rara in Sardegna, e cresce solo in alcune zone di Barbagia ed Ogliastra, e rarissima in città, dove ho scoperto un solo esemplare (post del 1/8/21).







E chiudiamo con una immagine bella e rasserenante, anche se non contiene alberi di immediato riconoscimento: è il lago di Barrea, ripreso dal bellissimo omonimo paesino che lo sovrasta. 



    





 

sabato 9 luglio 2022

Un'alternativa verde al Poetto

Come ho fatto diverse volte gli anni scorsi, anche quest'anno voglio offrirvi qualche fotografia interessante scattata all'Orto Botanico, dove spesso torno per godere del paesaggio sempre uguale e sempre diverso offerto dagli alberi e dagli arbusti, nonché della atmosfera meditativa e decadente che il nostro Orto sa offrire. 

Può essere un suggerimento per interrompere ogni tanto la frequenza del pur meraviglioso nostro Poetto, con il suo enorme carico antropico estivo ed i problemi correlati. 



Tuffiamoci allora, invece che fra le onde, in mezzo al verde.

Un Fiore di Loto, Nelumbo nucifera, perde i grandi e pesanti petali ma non perde il fascino, tanto più se lo si ammira nel contesto delle enormi foglie circolari che riempiono la vasca dedicata a questi splendidi fiori.

Da notare anche il frutto, che contiene i semi, con la sua spiccata somiglianza con il soffione di una doccia.



E non poteva mancare una Ninfea, Nimphaea alba, cugina del Fior di Loto ma con il fiore molto più piccolo e che rimane a galleggiare sull'acqua. Le Ninfee crescono abbondanti nel vascone centrale, dove condividono lo specchio d'acqua con gli enormi pesci rossi, delizia dei bambini.

Dicevo che il fiore della Ninfea è  molto più piccolo del Fiore di Loto, ma la Ninfea si prende la sua rivincita con la foglia della specie Ninfea gigante, Victoria amazonica, che può raggiungere i 3 metri di diametro (post del 23/7/11)!  





E ancora, lo splendido fiore di una pianta succulenta, fra le tante presenti all'Orto, e precisamente un Cereus hildmannianus, una specie di Cactus proveniente dal Sudamerica, che offre in questo periodo una copiosa fioritura.



Ma non ci sono solo fiori da ammirare, ma tante, tante altre cose: per esempio  una mostruosa base di tronco di Fitolacca dioica, che ricorda il piede di un animale preistorico (vedi fra gli altri il post del 29/7/21).

Insomma, non manca certo la varietà e le piante da osservare anche a lungo, in questa oasi di pace e bellezza; certo, se il visitatore disponesse di qualche seduta più comoda delle attuali panchine..........