Non si può fare finta di niente, anche se si è distratti, o concentrati su qualche problema: se si incontra una Magnolia soulangeana in questo periodo, il nostro sguardo e la nostra mente si volgono verso il meraviglioso spettacolo offerto dalla sua fioritura.
Eccolo qui un particolare di quello spettacolo, offerto dall'esemplare di via Baccelli, che vi ho già presentato (post del 28/3/11 e del 22/2/14).
Grandi fiori dai petali carnosi, simili a tulipani, che vengono prodotti in abbondante quantità da febbraio a tutto marzo. Il peso dei petali, unito al nostro vento, determina il veloce disfacimento di questi fiori, che per fortuna sono velocemente sostituiti da altri; comunque per terra si forma un bel tappeto di petali striati di rosa all'esterno, ma rigorosamente bianchi all'interno.
Si riconosce, dalle caratteristiche citate, la parentela della M. soulangeana o di Soulange (dal nome del giardiniere parigino che ottenne l'ibridazione all'inizio del diciannovesimo secolo) con la sorella maggiore, Magnolia grandiflora, molto presente anch'essa nella zona di via Baccelli, via Fracastoro, via Cagna, la cui fioritura è però spostata più avanti di due mesi.
La vista d'insieme di questo alberello, che vi ho presentato nel citato post del 2014, non ve la ripresento oggi, perché è disturbata da una palina telefonica che toglie una parte significativa della bellezza dell'insieme; se fossimo in un altro paese, penso che l'amministrazione comunale potrebbe pensare di spostare il palo disturbante di qualche metro, per consentire il godimento pieno di questo spettacolo; pensiero ingenuo ed utopistico, mi rendo conto.
Comunque, per non chiudere il post senza l'immagine di una piccola Magnolia nella sua interezza, eccovi serviti.
Si tratta di un giovane esemplare, con splendidi fiori di tonalità più carica dell'esemplare presentato, tonalità che tende al rosso.