Breve riassunto delle puntate precedenti: il Comune di Cagliari acquista un prisma in acciaio e calcestruzzo che viene posizionato ai Giardini Pubblici, con uno degli angoli appoggiato ad un vecchio Carrubo.
Il Carrubo sembra soffrire di questa situazione, il prisma probabilmente preme contro la pianta; io definisco la scultura un molestatore (post del 22/10/13), per la sensazione di violenza che la scultura trasmette nei confronti dell'incolpevole Carrubo.
Nel 2016 una seconda puntata (post del 19/8/16), nella quale il pessimismo prendeva il sopravvento, data la situazione precaria nella quale era stato ridotto l'albero, piegato e con le radici che cominciavano ad essere strappate; in quella occasione un brutto cavalletto metallico doveva sorreggere il prisma frenandone la spinta sull'albero.
Nel 2019 l'opera architettonica veniva tolta dalla posizione originaria ed adagiata a terra (post del 31/5/19), mentre il Carrubo veniva sostenuto da un misero puntone, assolutamente inadeguato alla bisogna.
Ed oggi? Beh, c'è qualche elemento di speranza dato che l'albero piegato appare ora adeguatamente sostenuto.
E' stato realizzato un robusto sostegno, indice di una rinnovata attenzione verso la sopravvivenza di questo patriarca, che sembra aver apprezzato riprendendo vita e rinnovando la chioma.
Purtroppo il tronco e l'apparato radicale sono molto mal ridotti, anche perché ci si è messo di mezzo un fulmine, che ha percorso l'albero, forse con la complicità della scultura.
La quale scultura rimane minacciosamente ai piedi dell'albero, segno che la cosa potrà avere ancora ulteriori sviluppi, e non so quanto positivi, secondo alcune notizie riportate da Agenzie stampa su Internet.
Staremo a vedere, seguendo i tempi della nostra lenta burocrazia: secondo me il Carrubo e la scultura non devono più toccarsi, e se uno dei due deve spostarsi questo sicuramente non può essere il Carrubo!