Il post odierno trae lo spunto da un fatto di cronaca accaduto circa una settimana fa: un grosso ramo si è abbattuto nottetempo sopra un'auto parcheggiata in piazza Indipendenza, provocandole seri danni.
Il fatto non avrebbe interessato il blog, anche perché purtroppo questi episodi sono ricorrenti, se non fosse che l'albero da cui si è staccato il grosso ramo che ha bastonato l'auto è una Phytolacca dioica, albero che io apprezzo molto e di cui ho spesso parlato, anche perché diversi esemplari occupano posizioni strategiche per esaltare la bellezza dei luoghi nei quali si trovano.
Pensiamo per esempio alla Sentinella di Castello (post del 31/10/10) di piazza Aquilino Cannas, o alla Fitolacca ippopotamo (post del 28/7/21) del Bastione, o ancora alla Fitolacca che si sposa con la bella facciata del vecchio Museo Archeologico (post del 27/12/15), che è proprio quella di cui ci occupiamo oggi.
Ed ecco l'auto oggetto delle bastonate, che ancora porta i segni inequivocabili di chi è stato a bastonarla: diverse pannocchie di bacche giacciono sulla carrozzeria, dopo lo schianto che ha, fra l'altro, provocato l'esplosione dei finestrini laterali e la rottura di lunotto e parabrezza.
Infine, una foto che dimostra lo strettissimo rapporto anche fisico esistente fra l'albero in questione e l'edificio: la Fitolacca è proprio attaccata, in maniera indissolubile.
E allora, che cosa si dovrebbe fare? Io spero che a nessuno venga in mente di eliminare questo bellissimo albero, mentre si dovrebbe procedere con una riduzione a "più miti consigli" della sua esuberanza con dei tagli appropriati, e con un controllo assiduo per intervenire, per quanto possibile, in termini preventivi. E' un costo aggiuntivo, ma certi alberi, in certe posizioni strategiche, lo meritano assolutamente!