Nel quartiere di Montemixi si trova uno spazio assolutamente peculiare, quasi sconosciuto ma meritevole di notorietà: la piazza Pizzorno, la cui peculiarità è quella di essere organizzata come un giardino su due piani. Il giardino di piano terra occupa la parte esterna dello spazio, di forma ovoidale, ed è delimitato verso l'interno dalle possenti mura del bunker della seconda guerra mondiale; la copertura di questo bunker costituisce invece il giardino del primo piano, di forma quadrata.
Abbiamo parlato di recente (post del 20/10/20) della sistemazione del giardino di piano terra, frutto di una intesa fra pubblico e privato, mentre più indietro nel tempo abbiamo parlato del giardino sul tetto, come sede di un arbusto molto raro per la nostra città, L'Eriocephalus africanus (post del 4/1/18).
E proprio l'Eriocefalo vi voglio ripresentare oggi, dato che siamo nel periodo della sua fioritura invernale, la cui bellezza e rarità meritano una riproposizione fotografica.
Ecco un mazzetto di fiori, organizzati in gruppo (capolino) di colore marrone e giallo, che si completano come in tutte le Asteracee con i luminosi petali (le ligule) bianchi.
Si intravedono anche le foglie, così simili a quelle del rosmarino da fare definire questa pianta anche rosmarino selvatico.
Quest'altra foto dà conto invece del fatto che il nettare dei fiori di Eriocefalo è molto apprezzato dalle farfalle. E non solo dalle farfalle, dato che da questi fiori vengono estratti olii essenziali utilizzati in erboristeria e fitoterapia.
Un'ultima curiosità sull'origine del nome, che si potrebbe tradurre "testa di lana" con riferimento alla lanugine prodotta dai frutti.