Oggi vi porto in Slovenia, paese veramente poco conosciuto anche se confinante con l'Italia, e precisamente con il Friuli-Venezia Giulia.
E vi ci porto per due motivi, tra loro strettamente correlati: perché la Slovenia è riconosciuto come uno dei paesi più rispettosi dell'ambiente al mondo, e perché, in quest'ambito, nel suo territorio vivono i Larici citati (la Repubblica, 8 dicembre 2020) come i più antichi d'Europa. Siamo nella zona montana di Kranjska Gora, nelle alpi Giulie; nome forse noto per gli sport invernali ma, dal nostro punto di vista, appunto per la presenza di maestosi e millenari Larici.
Ecco di che cosa stiamo parlando, tradotto in immagini attraverso due fotografie tratte dal bel sito Internet alpinauta.com; maestosi alberi nella valle Mala Pisnica, contornati da altrettanto maestose montagne.
Il Larix decidua, praticamente assente nella nostra Isola, è tipico albero alpino ed appenninico, caratterizzato dagli aghi lunghi e penduli (in contrasto con quelli del cugino Abete), che cadono d'inverno (post del 10/10/11).
Un albero che può avere vita lunghissima, come dimostrano i Larici millenari della val d'Ultimo in Alto Adige (post del 7/6/15).
Ed allora, seguendo il titolo del post odierno, quali sono i Larici più vecchi, quelli di Mala Pisnica o quelli della val d'Ultimo? Potrei cavarmela, da politico, sostenendo che i nostri sono pochi ma più anziani, e quelli sloveni molti ma meno anziani; la verità è che non lo so, né tutto sommato mi interessa. Alberi più vecchi di mille anni, come quelli oggi a confronto, ci fanno comunque rimanere a bocca aperta per la meraviglia, dovunque essi si trovino.