Il titolo del post odierno esprime in estrema sintesi quello che serve al cespuglio di Capparis spinosa per crescere spontaneamente sulle pareti e donarci, fra l'altro, l'allegria della sua fioritura.
E' un vero godimento passeggiare nel giusto contesto, per esempio in Castello, ed avere davanti agli occhi le piante di Cappero abbarbicate o ricadenti, con la bella foglia ovale e carnosa e picchiettate, qua e là, dai fiorellini con petali bianchi e lunghi stami filamentosi dal colore violetto.
Ecco una piantina ripresa vicino all'ingresso dei Giardini Pubblici.
Notiamo il fiorellino esploso, ma anche i fiori non sbocciati, i bottoni fiorali, che potrebbero dare luogo alla meraviglia del cappero mangereccio, grande compagno della gastronomia nostrana.
E' abbastanza straordinario notare come questa piantina si sia adattata a vivere in ambienti poverissimi di acqua, anche se naturalmente le piantine coltivate vengono irrigate per ottenere maggiore sviluppo e periodi di fioritura più estesi.
Noi, in questa sede, ci limitiamo a godere della vista del Cappero, non strappiamo i boccioli e lasciamo la parte gastronomica alle coltivazioni specializzate.