Quest'anno è leggermente in anticipo e particolarmente copiosa, la prima fioritura stagionale della Jacaranda mimosaefolia, quella che ha contribuito a far conoscere ed apprezzare la nostra città dai flussi turistici di fine primavera.
Ho visto personalmente gli sguardi e sentito i commenti ammirati dei gruppi che, sbarcati da poco da una nave da crociera, impattavano nelle nuvole azzurre del Largo Carlo Felice, generate dai filari multipli delle Jacarande.
Purtroppo quest'anno, a causa del terribile virus, i turisti non potranno apprezzare lo spettacolo del Largo, che le Jacarande stanno dunque dedicando ai cagliaritani. Uno spettacolo affascinante, sia da vicino che con vista d'insieme dall'alto, che è possibile ottenere affacciandosi da via Santa Croce o dal giardino del Rettorato (post 3/10/14) .
Più difficile ottenere una vista dall'alto per i filari di via Dante, ma comunque possibile, se si sale in cima al Colle di Bonaria, nell'omonimo parco.
Ecco che cosa si vede, in questi giorni. Uno spettacolo di bellezza commovente, con lo sguardo che supera i Cipressi del cimitero e fugge lungo il fiume celeste, che sembra non finire mai.
La fotografia ha tutte le limitazioni dovute all'uso del telefonino, avrebbe meritato ben altra fotocamera; ma, voi lo sapete, il mio scopo è quello di stimolare chiunque voglia ad utilizzare i propri occhi per godere di questo spettacolo.
Fra l'altro la rotondina in cima al colle non ha solo questo spettacolo, ma una sensazionale veduta panoramica, una delle più belle della città (post del 11/2/16).
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giovedì 28 maggio 2020
martedì 26 maggio 2020
Dipladenia: richiamo primaverile
E' giusto evidenziare che quello odierno è un richiamo primaverile, perché il precedente richiamo per la Dipladenia (post del 2/11/19) l'avevo fatto in pieno autunno: e questo è un ulteriore elemento che giustifica e incrementa l'encomio che avevo attribuito a questo rampicante la prima volta che lo ho presentato (post 17/11/18).
Ed eccolo qui il nostro soggetto a fiori rosa, che si gode la primavera dal balcone di casa mia; come si vede, questa pianta non riesce bene solo ad arrampicarsi, ma anche a cascare!
Questo è invece l'esemplare a fiori rossi, sempre sul balcone di casa; come si vede i fiori sono leggermente diversi, e probabilmente si tratta di una altra varietà rispetto alla precedente.
Mi risulta che esistano anche varietà a fiori bianchi o gialli, come spesso accade per le piante da fiore (pensiamo all'Hibiscus!); non mi addentro in questa materia, della quale sono completamente ignorante.
L'importante, in questa sede, è solo evidenziare una volta di più la generosità e la bellezza della Dipladenia, in qualsiasi forma e colore.
Ed eccolo qui il nostro soggetto a fiori rosa, che si gode la primavera dal balcone di casa mia; come si vede, questa pianta non riesce bene solo ad arrampicarsi, ma anche a cascare!
Questo è invece l'esemplare a fiori rossi, sempre sul balcone di casa; come si vede i fiori sono leggermente diversi, e probabilmente si tratta di una altra varietà rispetto alla precedente.
Mi risulta che esistano anche varietà a fiori bianchi o gialli, come spesso accade per le piante da fiore (pensiamo all'Hibiscus!); non mi addentro in questa materia, della quale sono completamente ignorante.
L'importante, in questa sede, è solo evidenziare una volta di più la generosità e la bellezza della Dipladenia, in qualsiasi forma e colore.
mercoledì 20 maggio 2020
Fioriture a Terramaini
Quale migliore occasione, alla fine della fase uno della pandemia e con la riapertura dei parchi cittadini, per festeggiare con una passeggiata a Terramaini, e cogliere i colori della primavera?
Ecco allora alcune fotografie di fioriture in corso.
Qui a sinistra fiori di una delle grandi Strelitzia nicolai posizionate nel parco.
Abbiamo già parlato di questa pianta erbacea simile al Banano (post del 2/4/16), caratterizzata dalle enormi foglie accorpate a formare una sorta di tronco, e dal fiore particolarissimo, che ha dato luogo al nomignolo di "Uccello del paradiso". Il fiore è molto simile, a parte i colori, a quello della specie più piccola e molto nota, la Strelitzia reginae, che abbellisce molti giardini ed i cui fiori sono venduti recisi per delle bellissime e durevoli composizioni casalinghe.
A destra il primo piano di un meraviglioso fiore di Melograno, Punica granatum, di una varietà doppia a colori screziati, che accosta un tenue bianco al denso vermiglio. Del Melograno ricordo il cespuglione di piazza Salento (post del 19/5/13), anch'esso a fiori doppi ma di un solo colore, e gli esemplari dello slargo di via Lione.
Ecco i fiorellini di un Metrosideros excelsa; trattandosi di un piccolo arbusto, gli stami sono corti e lasciano vedere i petali, anch'essi caratterizzati dall'interno di colore rosso.
Certo gli esemplari del parco non sono confrontabili per dimensioni con il campione cagliaritano sovradimensionato (post del 24/7/16), ma per converso la loro modesta dimensione consente di godere appieno della fioritura!
Infine, e per rimanere nell'ambito dei lunghi stami rossi, ecco una fioritura di Caesalpinia gilliesii , un arbusto piccolo ed esile che però non manca di farsi notare per la bellezza dei suoi fiori che accostano il rosso ed il giallo in maniera assolutamente gradevole.
Vi ho già presentato una fioritura di Terramaini (post del 5/7/15) di questo arbusto, ma ricordo anche gli esemplari di piazza Puddu e quello in un condominio di via Budapest, a Genneruxi.
Insomma, Terramaini è sempre un piacere, in primavera poi....
Ecco allora alcune fotografie di fioriture in corso.
Qui a sinistra fiori di una delle grandi Strelitzia nicolai posizionate nel parco.
Abbiamo già parlato di questa pianta erbacea simile al Banano (post del 2/4/16), caratterizzata dalle enormi foglie accorpate a formare una sorta di tronco, e dal fiore particolarissimo, che ha dato luogo al nomignolo di "Uccello del paradiso". Il fiore è molto simile, a parte i colori, a quello della specie più piccola e molto nota, la Strelitzia reginae, che abbellisce molti giardini ed i cui fiori sono venduti recisi per delle bellissime e durevoli composizioni casalinghe.
A destra il primo piano di un meraviglioso fiore di Melograno, Punica granatum, di una varietà doppia a colori screziati, che accosta un tenue bianco al denso vermiglio. Del Melograno ricordo il cespuglione di piazza Salento (post del 19/5/13), anch'esso a fiori doppi ma di un solo colore, e gli esemplari dello slargo di via Lione.
Ecco i fiorellini di un Metrosideros excelsa; trattandosi di un piccolo arbusto, gli stami sono corti e lasciano vedere i petali, anch'essi caratterizzati dall'interno di colore rosso.
Certo gli esemplari del parco non sono confrontabili per dimensioni con il campione cagliaritano sovradimensionato (post del 24/7/16), ma per converso la loro modesta dimensione consente di godere appieno della fioritura!
Infine, e per rimanere nell'ambito dei lunghi stami rossi, ecco una fioritura di Caesalpinia gilliesii , un arbusto piccolo ed esile che però non manca di farsi notare per la bellezza dei suoi fiori che accostano il rosso ed il giallo in maniera assolutamente gradevole.
Vi ho già presentato una fioritura di Terramaini (post del 5/7/15) di questo arbusto, ma ricordo anche gli esemplari di piazza Puddu e quello in un condominio di via Budapest, a Genneruxi.
Insomma, Terramaini è sempre un piacere, in primavera poi....
sabato 16 maggio 2020
L'Acanto dei Giardini Pubblici
"Pianta erbacea dalle foglie lucide, profondamente laciniate e accartocciate. Spesso usata nell'arte, e forma l'ornamentazione del capitello corinzio. I greci la disegnarono spinosa, i romani molle, ed entrambi la stilizzarono."
Ecco la descrizione testuale della voce Acànto, riportata nel testo che accompagnò l'incubo di generazioni di studenti (quorum ego) del primo anno di ingegneria, il corso e l'esame di disegno architettonico, gestito con piglio da monarca da Salvatore Rattu.
Abbiamo già parlato di questa pianta erbacea (post 21/6/18), L'Acanthus molle e il cugino spinosus, così importanti nella architettura greca e romana. E' utile avere qualche riferimento sull'utilizzo architetturale, che ammanta l'Acanto del fascino della storia, evitando di farlo considerare come una qualsiasi erba infestante e poco attraente.
Credo che sia questo uno dei motivi che hanno spinto i giardinieri dei Giardini Pubblici a dedicare una aiuola all'Acanto, di cui si vede uno scorcio nell'immagine a fianco.
Nel periodo della fioritura, che comincia adesso, l'Acanto espone una spiga slanciata che raccoglie i fiorellini bianco rosei, piuttosto eleganti.
Nel post citato abbiamo dato conto dell'utilizzo delle foglie di Acanto stilizzate per la composizione dei mosaici di Piazza Armerina, e di un utilizzo più prosaico per abbellire l'ingresso di un ristorante siciliano; oggi completiamo la brevissima trattazione dedicata a questa erbacea con il riconoscimento locale dato dal posizionamento importante dell'aiuola in uno degli spazi verdi più importanti per la nostra città.
Ecco la descrizione testuale della voce Acànto, riportata nel testo che accompagnò l'incubo di generazioni di studenti (quorum ego) del primo anno di ingegneria, il corso e l'esame di disegno architettonico, gestito con piglio da monarca da Salvatore Rattu.
Abbiamo già parlato di questa pianta erbacea (post 21/6/18), L'Acanthus molle e il cugino spinosus, così importanti nella architettura greca e romana. E' utile avere qualche riferimento sull'utilizzo architetturale, che ammanta l'Acanto del fascino della storia, evitando di farlo considerare come una qualsiasi erba infestante e poco attraente.
Credo che sia questo uno dei motivi che hanno spinto i giardinieri dei Giardini Pubblici a dedicare una aiuola all'Acanto, di cui si vede uno scorcio nell'immagine a fianco.
Nel periodo della fioritura, che comincia adesso, l'Acanto espone una spiga slanciata che raccoglie i fiorellini bianco rosei, piuttosto eleganti.
Nel post citato abbiamo dato conto dell'utilizzo delle foglie di Acanto stilizzate per la composizione dei mosaici di Piazza Armerina, e di un utilizzo più prosaico per abbellire l'ingresso di un ristorante siciliano; oggi completiamo la brevissima trattazione dedicata a questa erbacea con il riconoscimento locale dato dal posizionamento importante dell'aiuola in uno degli spazi verdi più importanti per la nostra città.
martedì 12 maggio 2020
La bella fioritura della Grevillea in centro città
Parliamo della Grevillea robusta che vegeta nello spartitraffico alla fine di via Scano, di fronte alla chiesa di Cristo Re. Una posizione davanti agli occhi di tutti, sia perché siamo in centro città, sia perché anche i numerosi automobilisti, mentre aspettano il verde del semaforo, sono quasi costretti ad ammirarla.
Non che questo esemplare sia particolarmente bello, e per esempio a Selargius ce ne sono di molto più belli (post del 24/8/11, 30/5/11, 23/5/16), ma è bello in relazione alla posizione angusta ed alla dose di inquinanti che è costretto ad assorbire.
Eccola qua a sinistra, la nostra Grevillea di centro città; è in piena fioritura, ed i suoi spazzolini appaiono quest'anno ancora più brillanti, forse in conseguenza dell'allentamento del traffico, e dell'inquinamento, degli ultimi due mesi.
L'unico aspetto negativo, diciamo così, di questo particolare esemplare, è che è difficile fotografarlo da vicino, ed infatti non sono riuscito a scattare un primo piano dei fiori degno di essere presentato qui; ho ripescato allora una foto di un esemplare del giardinetto di via Curie, che vi presento qui sotto.
Guardate la particolarità ed il fascino di questi spazzolini carichi di nettare, grappoli di fiorellini disposti tutti da una parte; una fioritura veramente molto particolare.
Oltre alle Grevillee qui citate, mi viene in mente un altro bell'esemplare in via Cao di San Marco, ed altri ce ne sono naturalmente nei parchi cittadini; quello di via Scano, però, ce lo abbiamo proprio a portata di mano e di occhi, e non è un vantaggio da poco!
Non che questo esemplare sia particolarmente bello, e per esempio a Selargius ce ne sono di molto più belli (post del 24/8/11, 30/5/11, 23/5/16), ma è bello in relazione alla posizione angusta ed alla dose di inquinanti che è costretto ad assorbire.
Eccola qua a sinistra, la nostra Grevillea di centro città; è in piena fioritura, ed i suoi spazzolini appaiono quest'anno ancora più brillanti, forse in conseguenza dell'allentamento del traffico, e dell'inquinamento, degli ultimi due mesi.
L'unico aspetto negativo, diciamo così, di questo particolare esemplare, è che è difficile fotografarlo da vicino, ed infatti non sono riuscito a scattare un primo piano dei fiori degno di essere presentato qui; ho ripescato allora una foto di un esemplare del giardinetto di via Curie, che vi presento qui sotto.
Guardate la particolarità ed il fascino di questi spazzolini carichi di nettare, grappoli di fiorellini disposti tutti da una parte; una fioritura veramente molto particolare.
Oltre alle Grevillee qui citate, mi viene in mente un altro bell'esemplare in via Cao di San Marco, ed altri ce ne sono naturalmente nei parchi cittadini; quello di via Scano, però, ce lo abbiamo proprio a portata di mano e di occhi, e non è un vantaggio da poco!
giovedì 7 maggio 2020
L'Ippocastano rosa fiorito in via Castiglione
Qualche tempo fa, ancora in piena chiusura da fase 1 del coronavirus, avevo pubblicato un post dedicato agli Ippocastani (post del 7/4/20), basato su fotografie di anni precedenti, 2011, 2014, 2016, non potendo andare, da confinato, a verificare la situazione di quest'anno.
Appena allentate le briglie, alcuni giorni fa sono andato a vedere in via Castiglione, e vi confermo che anche quest'anno la fioritura rosa è in corso, come dimostrato dalla fotografia a sinistra.
Uno dei rari esemplari cagliaritani di Aesculus pavia, sottospecie ibrida del classico Aesculus hipppocastanus, è come si vede in splendida forma, se ne frega allegramente del coronavirus ed ha provveduto anche quest'anno ad adornarsi delle sue splendide infiorescenze a pannocchia.
Appena allentate le briglie, alcuni giorni fa sono andato a vedere in via Castiglione, e vi confermo che anche quest'anno la fioritura rosa è in corso, come dimostrato dalla fotografia a sinistra.
Uno dei rari esemplari cagliaritani di Aesculus pavia, sottospecie ibrida del classico Aesculus hipppocastanus, è come si vede in splendida forma, se ne frega allegramente del coronavirus ed ha provveduto anche quest'anno ad adornarsi delle sue splendide infiorescenze a pannocchia.
lunedì 4 maggio 2020
La ripresa in primo piano
Oggi, 4 maggio, è il giorno fatidico nel quale comincia la ripresa delle attività, dopo il lungo periodo del lockdown dovuto alla pandemia del coronavirus.
Una data importante, che vogliamo celebrare con due fioriture in primo piano, che siano di buon auspicio e pronta ripresa.
La prima fioritura è anche simbolica, dato che rappresenta, guarda caso, una corona di fiorellini di una mia pianta grassa, direi un Cactus ma non mi spingo oltre.
Certo, è una coroncina piena di spine, ma certamente non c'è il virus che ci perseguita!
E questo a destra è un gruppetto di fiori, ben stretti nel loro racemo, del Sakura di Monte Urpinu, il Prunus serrulata che abbiamo già eternato gli anni scorsi (post del 26/4/14, 30/4/15).
Ricordo che questo ciliegio, albero nazionale dei giapponesi, lascia cadere i fiori quando sono ancora freschi, e possono pertanto abbellire per qualche tempo anche l'interno di casa nostra.
Insomma, mi pare che come foto bene auguranti possano andare, che ne dite?
Una data importante, che vogliamo celebrare con due fioriture in primo piano, che siano di buon auspicio e pronta ripresa.
La prima fioritura è anche simbolica, dato che rappresenta, guarda caso, una corona di fiorellini di una mia pianta grassa, direi un Cactus ma non mi spingo oltre.
Certo, è una coroncina piena di spine, ma certamente non c'è il virus che ci perseguita!
E questo a destra è un gruppetto di fiori, ben stretti nel loro racemo, del Sakura di Monte Urpinu, il Prunus serrulata che abbiamo già eternato gli anni scorsi (post del 26/4/14, 30/4/15).
Ricordo che questo ciliegio, albero nazionale dei giapponesi, lascia cadere i fiori quando sono ancora freschi, e possono pertanto abbellire per qualche tempo anche l'interno di casa nostra.
Insomma, mi pare che come foto bene auguranti possano andare, che ne dite?