Magari tenendolo coperto dalla mascherina, ma si può ricominciare a mettere il naso fuori di casa anche per esigenze che non siano di stretta necessità.
E allora, per festeggiare questa prudente e parziale liberazione dal confinamento, che cosa c'è di meglio di una botta di allegria trasmessa da quanto sotto rappresentato?
Si tratta di una bellissima spalliera di Bignonia tweediana , rampicante trattato nel blog già dal 2011 (post del 26/5/11), quando ne avevo vantato le capacità di arrampicatore; la spalliera in foto si trova alla fine di via Vidal, adorna la recinzione di una proprietà privata ma può essere goduta in pieno dalla strada.
Le capacità di arrampicatore derivano dalla presenza di "rampini" a forma di unghia di gatto, da cui il nome comune che mi è servito per il titolo del post. In realtà poi il nome comune è tratto a sua volta da altri nomi scientifici con i quali è classificata questa pianta, quali Macfadyena unguis-cati, o ancora Dolichandra unguis-cati.
Noi continueremo a chiamare Bignonie questo gruppo di piante accomunate da una splendida fioritura (post del 2/5/17); in particolare la tweediana la troviamo anche in via Nazario Sauro ed in piazzetta Regina Margherita (post del 11/5/15).
E concludiamo con un primissimo piano di un fiore della spalliera di via Vidal, che mette in evidenza la forma particolare ed asimmetrica della campanula dal colore giallo brillante, tanto brillante che è difficile riuscire a fotografarla bene (bisognerebbe effettuare il bilanciamento del bianco, ma questa è un'altra storia).