Il Biancospino, Crataegus monogyna, è un arbusto spontaneo molto comune nelle nostre campagne, ed invece piuttosto raro in città, per motivi poco comprensibili date le sue molteplici virtù non solo estetiche.
Ho presentato questo arbusto molti anni fa (post del 13/4/11), nel periodo di piena, splendida fioritura, e poi lo ho riproposto per vantare la bellezza dei piccoli pomi rossi, che allietano la vista durante il periodo autunno-inverno (post del 27/1/14 e del 15/10/15).
Mi accorgo che, a conferma di quanto dicevo sulla sua rarità cittadina, ho sempre fotografato le stesse piante, cioè quelle al confine della scuola materna di Genneruxi, lungo i binari del metrotram.
Ed anche la foto di oggi, che certifica l'inizio della fioritura precoce di quest'anno, in presenza di un piccolo frutto rosso dell'anno scorso, appartiene ad uno di quegli arbusti.
C'è da chiedersi se la presenza di ramoscelli spinosi (le brocche care al poeta Pascoli ed al suo Valentino) sia ragione sufficiente per non far apprezzare questo arbusto e la sua delicatissima ed abbondante fioritura bianca.
E, come dicevamo, non è solo la fioritura ad essere apprezzabile, ma anche la fruttificazione, la robustezza di questa pianta, il fatto che costituisca rifugio molto amato dagli uccellini, le notevoli virtù medicinali.
Come se non bastasse, il Biancospino costituisce un ottimo portainnesto per alberi da frutto della sua stessa famiglia, quella delle Rosaceae, per cui dalla sua robustezza possono derivare anche mele e pere.
Insomma un arbusto di grande interesse il Biancospino, che ci piacerebbe vedere di più in giro.