Oggi vi presento una pianta succulenta, o grassa come si usa dire per l'aspetto che normalmente hanno le foglie di queste piante. Il termine più preciso di succulenta si riferisce invece alla capacità di trattenere i liquidi, per utilizzarli poi alla bisogna, soprattutto nelle zone aride.
Le piante succulente sono poco trattate nel blog, perché rappresentano un mondo particolare che richiede competenze specifiche, che io non ho: però non ho mancato di presentarvi piante comuni da noi, come l'Agave americana, o particolarmente interessanti, come l'Agave attenuata, la Beaucarnea recurvata o anche il Pachipodium lamerei.
Quella di oggi appartiene al gruppo delle succulente comuni, e probabilmente non l'avrei neppure notata se non mi fossi imbattuto in un grande arbusto fiorito, che vedete a fianco.
Si tratta di una Crassula ovata, nota con il nome comune di Albero di giada, che ho incontrato nel parco CIPLA, quello di via Dei Donoratico (post del 30/9/11), la cui parte anteriore ha preso recentemente il nome di parco Lions (post del 12/3/18).
Non è un parco molto frequentato ma ha degli scorci gradevoli, qualche notevole pianta di alto fusto (Ficus retusa, Cipressi, Fitolacca...) e poi consente simpatici incontri, come quello odierno della Crassula.
La Crassula ovata ha una gradevole ed abbondante fioritura, tanti fiorellini bianco-rosa stellati riuniti in infiorescenze, come si vede nel primo piano a destra.
Questa pianta succulenta è molto resistente e si accontenta veramente di poco; questo però significa che spesso viene posizionata in vaso in luoghi oggettivamente difficili, come gli androni dei palazzi senza alcuna luce, ed abbandonata a se stessa o maltrattata, tanto da finire per vivacchiare brutta e malata ed essere vissuta come pianta di scarto.
Bene, adesso sappiamo che non sempre è così, può essere una pianta gradevole e dare delle buone soddisfazioni estetiche, pur rimanendo una pianta rustica e di poche pretese.