Abbiamo parlato in più occasioni del verde degli ospedali, un tempo fiore all'occhiello della città ed ora sempre più degradato, in un processo probabilmente inarrestabile.
E' con piacere pertanto che segnalo una recente attività manutentiva nel giardino dell'ospedale Binaghi, come si vede dalla foto sottostante.
In un post dell'anno scorso (post del 20/12/18) i toni erano stati decisamente pessimistici, mentre oggi dovrei essere più ottimista, in relazione all'attività manutentiva, e volendo vedere il bicchiere mezzo pieno.
Volendo invece vedere il bicchiere mezzo vuoto, potrei notare che gli interventi riguardano solo un progressivo svuotamento del verde, con eliminazione di alberi ed arbusti malati o troppo invadenti, che molto probabilmente non verranno sostituiti, e che porteranno progressivamente all'annullamento del giardino.
Oggi il cesto dei post propone...
Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia
giovedì 28 novembre 2019
Manutenzioni al giardino dell'Ospedale Binaghi
lunedì 25 novembre 2019
Una nuova, elegante, pianta grassa
In realtà non è proprio nuova, la pianta di cui parliamo oggi: ne abbiamo accennato in un vecchio post dedicato al Parco dell'Autonomia (post del 23/6/11), ma merita assolutamente una ripresa di attenzione, la Dasylirion serratifolium.
E merita di essere conosciuta per la sua eleganza, con le foglie lunghe e strette, parzialmente curvate verso il basso, dotate di margini spinosi; e soprattutto è apprezzabile quando è fiorita, come i due esemplari della foto che vivono a Sant'Elia, di fronte al Lazzaretto.
Le Dasylirion, questa specie e le specie sorelle, sono originarie del Messico, ma si trovano piuttosto bene in tutto il bacino del Mediterraneo; a Cagliari si stanno diffondendo negli ultimi anni, con risultati abbastanza buoni.
La crescita è lenta e la pianta rimane a lungo a livello del terreno, ma negli anni può sviluppare anche un tozzo fusto, che ne migliora l'estetica.
Ecco un particolare dell'infiorescenza, con fitte spighe di fiorellini che hanno l'aspetto di lombrichi intrecciati.
Per quanto riguarda la famiglia di appartenenza di questa pianta, la questione è complessa, e ci sono state nel tempo diverse attribuzioni; noi ci limitiamo a dire che la Dasylirion è parente della Yucca, dell'Agave e dell'Albero del Drago.
E merita di essere conosciuta per la sua eleganza, con le foglie lunghe e strette, parzialmente curvate verso il basso, dotate di margini spinosi; e soprattutto è apprezzabile quando è fiorita, come i due esemplari della foto che vivono a Sant'Elia, di fronte al Lazzaretto.
Le Dasylirion, questa specie e le specie sorelle, sono originarie del Messico, ma si trovano piuttosto bene in tutto il bacino del Mediterraneo; a Cagliari si stanno diffondendo negli ultimi anni, con risultati abbastanza buoni.
La crescita è lenta e la pianta rimane a lungo a livello del terreno, ma negli anni può sviluppare anche un tozzo fusto, che ne migliora l'estetica.
Ecco un particolare dell'infiorescenza, con fitte spighe di fiorellini che hanno l'aspetto di lombrichi intrecciati.
Per quanto riguarda la famiglia di appartenenza di questa pianta, la questione è complessa, e ci sono state nel tempo diverse attribuzioni; noi ci limitiamo a dire che la Dasylirion è parente della Yucca, dell'Agave e dell'Albero del Drago.
mercoledì 20 novembre 2019
Lo splendore del foliage nella Cumbria
Ecco la seconda puntata del mio piccolo reportage fotografico, iniziato una decina di giorni fa (post del 8/11/19), relativo al foliage nel nord inglese.
Oggi ci spostiamo ad ovest, dallo Yorkshire alla Cumbria, regione di laghi e splendidi paesaggi, amata dagli inglesi ma stranamente non abbastanza conosciuta dai turisti non inglesi.
Ecco un isolotto nel lago Windermere, il lago più esteso della regione: densissimo di vegetazione, con alberi di alto fusto ancora indietro nel foliage, ma immerso in una magica atmosfera. La foto è stata ripresa dal battello che collega Bowness, al centro del lago, con Ambleside, all'estremo nord.
E questa è una immagine della sponda del lago: qui è iniziata la decolorazione delle foglie, sia per le Querce, sia soprattutto per un Acero, che spicca con il suo colore rosso.
Qui siamo ad Ambleside dove vediamo riuniti il tronco di un vecchio ed enorme Faggio, Fagus sylvatica, un piccolo Acero giapponese vestito di rosso, un muretto a secco caratteristico di questi luoghi (ci ricorda qualcosa?)
Questi luoghi sono veramente magici, soprattutto quando sono illuminati dal sole, cosa che purtroppo non succede spesso; non stupisce certo che i poeti romantici inglesi ne fossero innamorati!
Ma non sono solo gli alberi ad affascinare il viandante: guardate questo paesaggio di brughiera, immerso in una nebbiolina piovosa, caratterizzato da bassi arbusti color marrone. Si tratta soprattutto di Felci, che si alternano a chiazze fitte con l'erba verde.
Faccio notare la dimensione del manto stradale, altra caratteristica delle strade di questa regione: strette, senza cunette e spesso senza segnaletica orizzontale, esigono la massima attenzione!
Qui siamo a sud del lago Windermere, nella zona di Newby Bridge; un Acero giapponese si prepara a spogliarsi assumendo un meraviglioso colore ocra, e naturalmente non manca il muretto a secco carico di muschio. Sullo sfondo, due maestosi Cedri.
Mi fermo qui, spero di avervi trasferito almeno un poco della meraviglia di questi luoghi, per chi ama le piante ma non solo.
Oggi ci spostiamo ad ovest, dallo Yorkshire alla Cumbria, regione di laghi e splendidi paesaggi, amata dagli inglesi ma stranamente non abbastanza conosciuta dai turisti non inglesi.
Ecco un isolotto nel lago Windermere, il lago più esteso della regione: densissimo di vegetazione, con alberi di alto fusto ancora indietro nel foliage, ma immerso in una magica atmosfera. La foto è stata ripresa dal battello che collega Bowness, al centro del lago, con Ambleside, all'estremo nord.
E questa è una immagine della sponda del lago: qui è iniziata la decolorazione delle foglie, sia per le Querce, sia soprattutto per un Acero, che spicca con il suo colore rosso.
Qui siamo ad Ambleside dove vediamo riuniti il tronco di un vecchio ed enorme Faggio, Fagus sylvatica, un piccolo Acero giapponese vestito di rosso, un muretto a secco caratteristico di questi luoghi (ci ricorda qualcosa?)
Questi luoghi sono veramente magici, soprattutto quando sono illuminati dal sole, cosa che purtroppo non succede spesso; non stupisce certo che i poeti romantici inglesi ne fossero innamorati!
Ma non sono solo gli alberi ad affascinare il viandante: guardate questo paesaggio di brughiera, immerso in una nebbiolina piovosa, caratterizzato da bassi arbusti color marrone. Si tratta soprattutto di Felci, che si alternano a chiazze fitte con l'erba verde.
Faccio notare la dimensione del manto stradale, altra caratteristica delle strade di questa regione: strette, senza cunette e spesso senza segnaletica orizzontale, esigono la massima attenzione!
Qui siamo a sud del lago Windermere, nella zona di Newby Bridge; un Acero giapponese si prepara a spogliarsi assumendo un meraviglioso colore ocra, e naturalmente non manca il muretto a secco carico di muschio. Sullo sfondo, due maestosi Cedri.
Mi fermo qui, spero di avervi trasferito almeno un poco della meraviglia di questi luoghi, per chi ama le piante ma non solo.
venerdì 15 novembre 2019
Passeggiata verde lungo i binari
Oggi facciamo una breve passeggiata in via Praga, lungo il sentiero pedonale che da via dell'Abbazia arriva in via Oslo.
E' un percorso piacevole, che consente di interrompere il frastuono del traffico automobilistico di via dell'Abbazia ed immergersi nel verde, sia quello che costeggia i binari che quello dei giardini condominiali che fronteggiano questo sentiero.
Ecco una giovane Chorisia insignis, con il tronco grassottello come si conviene alla sua specie, che ci accoglie insieme ad alcune sorelle. Finita la fioritura, permangono ancora le foglie, che cadranno non prima di un mese.
Questo è un Ficus benjamina carico di frutti, i piccoli siconi che non è facile vedere così copiosi in questa specie di Ficus.
Ed ecco una Piracanta (post del 25/11/11 ed altri) che mette in mostra le allegre bacche di fine autunno.
Possiamo ammirare poi un Cedro, probabilmente dell'Atlante, che spicca in un condominio al di là dei binari, e che attualmente ospita una nutrita e chiassosa colonia di Parrocchetti, che temo non trattino molto bene i suoi germogli.
Infine, una bella Magnolia grandiflora in un condominio di via Leoncavallo, sempre al di là dei binari ma alla giusta distanza dal nostro sentiero per poterla apprezzare al meglio.
Insomma, un po' di bel verde in un percorso poco conosciuto a chi non sia del quartiere di Genneruxi, ma che merita di essere scoperto ed apprezzato.
E' un percorso piacevole, che consente di interrompere il frastuono del traffico automobilistico di via dell'Abbazia ed immergersi nel verde, sia quello che costeggia i binari che quello dei giardini condominiali che fronteggiano questo sentiero.
Ecco una giovane Chorisia insignis, con il tronco grassottello come si conviene alla sua specie, che ci accoglie insieme ad alcune sorelle. Finita la fioritura, permangono ancora le foglie, che cadranno non prima di un mese.
Questo è un Ficus benjamina carico di frutti, i piccoli siconi che non è facile vedere così copiosi in questa specie di Ficus.
Ed ecco una Piracanta (post del 25/11/11 ed altri) che mette in mostra le allegre bacche di fine autunno.
Possiamo ammirare poi un Cedro, probabilmente dell'Atlante, che spicca in un condominio al di là dei binari, e che attualmente ospita una nutrita e chiassosa colonia di Parrocchetti, che temo non trattino molto bene i suoi germogli.
Infine, una bella Magnolia grandiflora in un condominio di via Leoncavallo, sempre al di là dei binari ma alla giusta distanza dal nostro sentiero per poterla apprezzare al meglio.
Insomma, un po' di bel verde in un percorso poco conosciuto a chi non sia del quartiere di Genneruxi, ma che merita di essere scoperto ed apprezzato.
venerdì 8 novembre 2019
Lo splendore del foliage nello Yorkshire
Oggi andiamo decisamente fuori città, perché arriviamo nell'Inghilterra del nord est, precisamente nello Yorkshire.
La digressione rispetto alla nostra missione ed allo stesso titolo del blog è d'altra parte giustificata dal fatto che a Cagliari, purtroppo, non è possibile godere del foliage, se non a stagione autunnale avanzata, per poche specie e spesso in maniera stentata (vedi p.es post del 2/12/17, ed altri).
Eccoci dunque in una regione dove, già nella seconda parte di ottobre che mi ha visto presente in quei luoghi, le temperature sfiorano di notte lo zero, e le piogge sono naturalmente piuttosto abbondanti.
E partiamo proprio da York, la città che dà il nome alla regione; ai bordi del fiume il foliage è iniziato, e si intravedono in fondo splendide Querce dal colore giallo.
Qui siamo a Castle Howard, nordest di York, dove si trova una grande villa nobiliare del 700 circondata da un grande parco. E qui troneggia questo meraviglioso ed enorme Faggio, Fagus sylvatica, i cui colori autunnali tendono più al marroncino.
Ricordo che il Faggio è assente in Sardegna (post del 31/10/11), ed è un vero peccato, data la bellezza e l'interesse anche commerciale di questa essenza.
E, in mezzo a laghetti ed anatre del medesimo parco, uno splendido Acero solitario, forse un pseudoplatano, il cui colore tende decisamente al rosso; il rosso è infatti il colore del foliage di quasi tutti gli Aceri, e raggiunge la tonalità più forte con le specie degli Aceri giapponesi.
E infine, una digressione nella digressione, non posso esimermi dal presentarvi questa meraviglia del sottobosco, una Amanita muscaria beatamente adagiata sotto un Acero che si sta spogliando. Fungo velenosissimo, come è noto, ma quanto a bellezza.....
Basta così per oggi, ma vi presenterò dell'altro dal nord inglese.
La digressione rispetto alla nostra missione ed allo stesso titolo del blog è d'altra parte giustificata dal fatto che a Cagliari, purtroppo, non è possibile godere del foliage, se non a stagione autunnale avanzata, per poche specie e spesso in maniera stentata (vedi p.es post del 2/12/17, ed altri).
Eccoci dunque in una regione dove, già nella seconda parte di ottobre che mi ha visto presente in quei luoghi, le temperature sfiorano di notte lo zero, e le piogge sono naturalmente piuttosto abbondanti.
E partiamo proprio da York, la città che dà il nome alla regione; ai bordi del fiume il foliage è iniziato, e si intravedono in fondo splendide Querce dal colore giallo.
Qui siamo a Castle Howard, nordest di York, dove si trova una grande villa nobiliare del 700 circondata da un grande parco. E qui troneggia questo meraviglioso ed enorme Faggio, Fagus sylvatica, i cui colori autunnali tendono più al marroncino.
Ricordo che il Faggio è assente in Sardegna (post del 31/10/11), ed è un vero peccato, data la bellezza e l'interesse anche commerciale di questa essenza.
E, in mezzo a laghetti ed anatre del medesimo parco, uno splendido Acero solitario, forse un pseudoplatano, il cui colore tende decisamente al rosso; il rosso è infatti il colore del foliage di quasi tutti gli Aceri, e raggiunge la tonalità più forte con le specie degli Aceri giapponesi.
E infine, una digressione nella digressione, non posso esimermi dal presentarvi questa meraviglia del sottobosco, una Amanita muscaria beatamente adagiata sotto un Acero che si sta spogliando. Fungo velenosissimo, come è noto, ma quanto a bellezza.....
Basta così per oggi, ma vi presenterò dell'altro dal nord inglese.
sabato 2 novembre 2019
Richiamo per la Dipladenia
Sì, un richiamo come quelli per le vaccinazioni dei bambini, che li proteggono da brutte malattie. Nel nostro caso non è un richiamo di protezione, ma un richiamo di bellezza, quello della Dipladenia o Mandevilla sanderi, generoso rampicante dei nostri terrazzi e giardini.
E il termine richiamo mi è venuto in mente perché proprio un anno fa (post 17/11/18), superando la mia ignoranza in termini di fioriture, vi avevo presentato questo rampicante, coltivato in terrazzo, dedicandogli un encomio solenne.
Ed eccolo qua, fotografato stamattina: sembra che l'autunno esalti questo arbusto, moltiplicando il numero di fiori e la loro bellezza.
Grazie dunque Dipladenia, perché ci aiuti a vivere meglio anche le giornate autunnali!
E il termine richiamo mi è venuto in mente perché proprio un anno fa (post 17/11/18), superando la mia ignoranza in termini di fioriture, vi avevo presentato questo rampicante, coltivato in terrazzo, dedicandogli un encomio solenne.
Ed eccolo qua, fotografato stamattina: sembra che l'autunno esalti questo arbusto, moltiplicando il numero di fiori e la loro bellezza.
Grazie dunque Dipladenia, perché ci aiuti a vivere meglio anche le giornate autunnali!
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