Forse qualcuno dei lettori più attenti ricorderà il molestatore in calcestruzzo, epiteto che avevo attribuito nel 2013 (post del 20/10/13) all'opera di Mauro Staccioli, un triangolo di lamiera e calcestruzzo che si appoggiava pesantemente ad un incolpevole Carrubo.
Successivamente, nel 2016 (post del 19/8/16) prendevo atto che il molestatore sembrava aver vinto, nonostante il tardivo tentativo di sostenerne il peso con un cavalletto metallico; il vecchio Carrubo cominciava a piegarsi ed alcune sue radici apparivano strappate.
E siamo ad oggi:
Come si vede, l'inclinazione del tronco è molto aumentata, inclinazione che il misero puntone che lo sostiene sembra non poter contrastare in alcun modo.
In compenso il molestatore giace a terra finalmente inoffensivo, almeno per il momento; non conosco quale futuro sia previsto per lui.
Temo invece di poter facilmente prevedere il futuro prossimo del Carrubo, se non si interviene in fretta per sostenerlo e curarlo: è un futuro di morte.
Certo questo albero è vecchio, e non so dire quanto l'azione del molestatore abbia accelerato la sua decadenza, ma sicuramente vi ha contribuito: per chiudere con una nota di speranza, possiamo però notare che la chioma è ancora verde ed abbastanza in buone condizioni. Chissà.