Mi direte: a S.Efisio vengono attribuite le cose più diverse e più strane, in forma di miracoli, da quando nel 1656 bloccò la peste che imperversava in Sardegna, ma che gli venisse attribuita una Sophora non si era mai sentito.
Ebbene, lo faccio io. In fin dei conti un po' miracolato lo è questo albero, se dalla fine del 1800 è riuscito ad arrivare a noi in ottima salute, ripetendo il suo ciclo vegetale annuale pur nelle ristrettezze del luogo nel quale vive. Eh sì, perché sto parlando della Matriarca di Stampace (post del 16/2/13), la Sophora japonica di via Santa Restituta che vive a 20 metri dalla chiesetta dedicata al martire guerriero.
Eccola qui, in tutto il suo splendore primaverile, con le nuove foglioline che si affiancano ai baccelli strozzati prodotti l'anno scorso.
E' stata drappeggiata anche lei, in onore del santo, come le finestre ed i balconi della zona; certo, il drappeggio non è grande cosa, sembra quasi un cartello che avvisa dell'ostacolo, ma bisogna sapersi accontentare.
Ecco invece i bei drappeggi che ornano i prospetti delle case di fronte alla piazzetta.
Allora, io ribadisco il suggerimento che avevo dato ai concittadini di Stampace nel post citato, e cioè quello di farsi carico della Sophora di S.Efisio come un orgoglio del quartiere, presentandola ai passanti e curandola al meglio, anche con i drappeggi per la ricorrenza del primo maggio.