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Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

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lunedì 23 aprile 2018

Le rarità di Monte Urpinu sono in buona salute

Siamo nella parte bassa di Monte Urpinu, quella rappresentata idealmente dal vecchio Olmo minore sotto la chiesetta aragonese, che ha appena finito di produrre i semi e sta cominciando a fogliare.

Eccolo qui a sinistra, ancora scheletro ma con qualche picchiettatura di verde. E' una vecchia conoscenza quest'Olmo (post del 8/4/14 e precedenti ivi richiamati), ci sono affezionato ed ogni tanto lo vado a trovare.

Parto da lui perché lo considero in qualche modo il tutore delle due rarità che gli sono vicine, e che stanno venendo sù benissimo: l'Acero saccarino ed il Cipresso calvo.








Ecco a destra l'Acero saccarino (post del 25/9/15),  che nei post precedenti avevo definito arbusto, ma che ormai arbusto non è più, anzi è un bell'alberello molto frondoso, impreziosito dalla elegante foglia multilobata tipica degli Aceri.





E questo a sinistra, lui sì ancora di dimensioni arbustive, è il Cipresso calvo (post del 30/12/16) posizionato in modo che possa sfruttare l'acqua del rivolo che alimenta l'ultimo laghetto. Piccolo ma comunque sano, e da molto liberato dal tutore che lo ingabbiava, questo nipotino del grande e meraviglioso esemplare dell'Orto Botanico (post 22/12/16  e precedenti ivi richiamati).

Il grande Olmo e gli alberi rari, un motivo forte per andare a passeggiare in questa oasi verde; se poi aggiungiamo anche il ciliegio giapponese dall'altra parte del ruscelletto, il Prunus serrulata (post del 30/4/15   e precedenti ivi richiamati) che è attualmente in piena fioritura, ci possiamo ritenere davvero soddisfatti.