Chiedo scusa per il titolo magniloquente, ma mi sembra efficace per commentare la fotografia che vi propongo oggi.
Che cosa c'è che rappresenti meglio la morte di queste vecchie carcasse di semi d'Acero, vecchie, strappate e macerate dagli agenti atmosferici, buttate dal vento in un angolo nascosto, che le ha fatte casualmente sfuggire alla ramazza?
Siamo a Torino, e questa foto me la ha mandata Marco, che ringrazio; non so nulla di più di quello che si vede dalla foto, e cioè una sorta di mummie vegetali finite addirittura sopra un pavimento di gomma a bolli, non esattamente uno sfondo degno di un seme, elemento anatomico nato per la riproduzione.
Eppure, eppure: queste carcasse, magari cadute dalla pianta anni fa, hanno deciso di provare comunque a fare il loro mestiere, assicurare la prosecuzione della specie per l'Acero che le ha generate. I semi, lo sappiamo, sono pazienti e non si spaventano certo per le avversità atmosferiche dell'inverno torinese; anzi i semi di Acero hanno bisogno del freddo per germinare.
Insomma, le prospettive di trasformarsi in piantine non sono certamente rosee, dato il contesto; ma chi ci impedisce di pensare che magari il vento possa ancora trasportare una di queste carcasse in un luogo adatto dove la radichetta embrionale, penetrando nel terreno ......