Il post odierno prende spunto dalla lettura di un recente articolo di stampa, che, parlando del CaixaForum di Madrid, metteva in risalto la bellezza del giardino verticale realizzato dal botanico francese Patrick Blanc.
Ecco una fotografia, scaricata da Internet, che presenta il centro culturale ricavato da una vecchia centrale elettrica ed a fianco la splendida parete giardino di 460 metri quadri, con una altezza di 24 metri.
Io vi ho già presentato il sig. Blanc, inventore del giardino verticale ed artefice di tante realizzazioni (post del
15/8/11), quando ho parlato per la prima volta del nostro piccolo giardino verticale, in piazza Maxia.
Mi piace tornare ogni tanto su questo argomento, e sul nostro giardinetto verticale (post del
28/5/15 e del
7/7/16), per cercare di capire perché la nostra realizzazione cagliaritana non riesce a decollare, e necessita di interventi con frequenza troppo elevata.
Va detto infatti che queste realizzazioni sono molto costose, ma proprio per questo assicurano poi costi di mantenimento modesti, ed autonomia vegetativa per tanti anni: perché a Cagliari non è così?
Una possibile ragione è il clima, e le temperature troppo elevate; ma non mi risulta che a Madrid ci sia fresco d'estate, e la nostra maggiore umidità dovrebbe andare semmai a vantaggio del benessere di un giardino verticale. E allora?
Di fatto il nostro è in condizioni che definirei discrete, non di più: abbastanza ricco di specie e di fioriture, ma ogni tanto con zone nude, come affette da "alopecia"; qualche zona sofferente e lavori in corso inspiegabili, come si vede dalla foto.
Insomma, un lavoro riuscito a metà, che richiede un susseguirsi di interventi per evitare il degrado; non esattamente quanto previsto per la gestione di questi giardini, se ben realizzati.
Allora, ipotizzo, la poca altezza del nostro giardino ha consentito una realizzazione in economia, scaricando sui costi di gestione i minori costi di impianto, o non è vero quello che sostiene il sig. Blanc, che in un giardino ben realizzato i costi di gestione sono modestissimi? O veramente Cagliari ha un clima infernale, e questo è il massimo che si poteva ottenere?
Sarebbe bello che i nostri amministratori del verde pubblico fornissero un onesto resoconto di questa installazione, a vantaggio di quei progettisti e committenti privati che volessero realizzare pareti verdi verticali in nuovi fabbricati, creando valore aggiunto per tutta la città.