Non voglio parlare della morte di Fidel Castro: ne stanno parlando a lungo tutti i giornali, e non è assolutamente un tema congruente con il nostro blog.
Ma non posso farmi sfuggire la ghiotta occasione, per me che sono uno strenuo estimatore della Chorisia insignis, di un interessante accostamento fra quest'albero e la recentissima scomparsa del Lider Maximo.
Dovete sapere che la Chorisia, o Ceiba, per utilizzare il suo nuovo nome, è albero sacro per l'isola di Cuba. In particolare è venerato un esemplare che si trova in una piazza storica dell'Avana, la Plaza de Armas, accanto al Templete, piccola copia del Partenone ateniese. Questo tipo di albero esiste nella medesima posizione da molti secoli, e quando un esemplare muore viene immediatamente sostituito con un altro, perché è inconcepibile per i cubani fare a meno della Ceiba proprio lì in quella posizione.
Orbene, come racconta Ezio Mauro nella Repubblica di ieri, l'ultimo esemplare di Ceiba del Templete è morto all'inizio di quest'anno, ed i cubani ne hanno tratto tristi auspici per Fidel, dato che, secondo una vecchia superstizione caraibica, sotto quest'albero si svolgeva il rito sacro del passaggio di potere fra un Capo ed un altro.
Questo aneddoto, al di là dei valori scaramantici, la dice lunga per l'attaccamento che i cubani hanno per la Chorisia, o Ceiba che dir si voglia.
Allora anch'io nel mio piccolo celebro quest'albero, riportando una foto dei due splendidi esemplari di via Sabotino, a noi ben conosciuti (post del 28/6/11 , 10/10/12 , 21/9/15 , fra gli altri) insieme a molti altri esemplari della città.
Hasta siempre, a Fidel ed alla Chorisia!