Vi ricordate la Carissa macrocarpa, arbusto spinoso bello e raro individuato nei giardinetti pubblici di fronte all'ingresso del Lazzaretto a S.Elia? Ne ho parlato in due occasioni, prima in termini generali (post del 1/10/14), poi per vantare in dettaglio le sue bellezze (post del 22/8/15), i suoi fiori bianchi, i frutti rossi, le foglie coriacee e perfino le eleganti spine biforcute.
Insomma una pianta meritevole di attenzione, se solo ce ne fossero; è quindi con molto piacere che vi presento un altro piccolo esemplare pubblico, certamente non bello come quelli del Lazzaretto, ma che ha il grosso vantaggio di poter essere esaminato facendo una passeggiata a piedi, essendo in pieno centro cittadino.
Eccolo qui a sinistra: si trova in via De Gioannis, nella piccola aiuola a destra salendo oltre la scuola media, un po' più in alto della Eritrina caffra (post del 31/3/11), per restare nei riferimenti arborei.
Possiamo notare le nuove foglioline, le eleganti spine biforcute e, abbastanza clamorosamente, un bel frutto maturo lucido che sembra finto. Se pensiamo che nei due precedenti post citati, uno di ottobre e l'altro di agosto, avevo fotografato frutti maturi, sorge spontanea la domanda: ma quando cavolo fruttifica questa pianta?
Avevo letto che la Carissa macrocarpa ha una fioritura episodica, ma che arrivassero a maturazione anche i frutti altrettanto episodicamente, questa proprio mi mancava. Sarà che si tratta di un arbusto tropicale, o sarà per il nostro clima pazzo di quest'anno? Non lo so, ma la cosa è sicuramente affascinante.
Infine, una parola sulle spine della Carissa, e sulla loro elegante struttura: non ci devono creare repulsione, ma solo rispetto, da trasmettere a figli e nipoti. Io sono un estimatore delle spine, e non mi piace che vengano estirpate le piante spinose ogni volta che è possibile; valga quanto ho scritto al riguardo nel post del 10/9/15.