In realtà del Giuggiolo mi sto interessando da qualche mese, cioè da quando Riccardo, che ringrazio, me lo ha presentato, chiedendomi una identificazione.
Allora, il Giuggiolo è un albero desueto, come lo ho definito: è caduto in disuso, perlomeno in città, perlomeno come albero pubblico, un po' come il Gelso o il Fico o l'Acacia spinosa. Alberi campagnoli, che la città ha progressivamente scacciato dal suo territorio, per svariate ragioni (sporcano, sono ruspanti e poco ordinati, hanno le spine ....).
Giusto o sbagliato che sia questo abbandono (secondo me sbagliato se la causa sono le spine, come detto nel post precedente), il nostro blog non se ne vuole dimenticare, e li presenta quando li trova.
Ecco allora un giovane esemplare di Giuggiolo, che espone con orgoglio le sue drupe, le giuggiole, ancora acerbe.
Si trova a Pula, dove credo che questi alberi siano tuttora molto presenti, e le giuggiole vengono regolarmente vendute da alcuni fruttivendoli, in quanto eduli.
Il Giuggiolo può avere un portamento arbustivo o arboreo, ed ha belle foglie lucide e coriacee su rametti verdastri zigzaganti molto caratteristici, dotati di spine.
Questo albero era così tanto noto fino a qualche decennio fa che il nome dei suoi frutti è stato sfruttato dall'industria dolciaria, che ha attribuito il nome di giuggiole a certe caramelle tonde e molli, ed ha dato luogo al modo di dire "andare in brodo di giuggiole" oggi ancor più desueto dell'albero.
A Cagliari non mi risulta che siano più presenti Giuggioli, almeno a livello pubblico, mentre sicuramente ce ne erano sia ai Giardini Pubblici che nei giardini di via Gioia, per intenderci quelli delle Catalpe (p.es. post del 29/5/11).
Per trovare un Giuggiolo cittadino sono dovuto andare all'Orto Botanico, che per fortuna non ci tradisce mai. Non è un bellissimo esemplare, ma è comunque ben osservabile, e come si vede espone le drupe ormai mature.
Insomma un bell'alberello, che sarebbe piacevole rivedere in qualche viale o giardino cittadino.