Oggi il cesto dei post propone...

Oggi il cesto dei post propone... Le stagioni della Melia

post del 2 novembre 2010
post del 25 gennaio 2012
post del 13 maggio 2011
post del 5 marzo 2012
post del 17 maggio 2015
post del 28 aprile 2018

sabato 22 agosto 2015

Le bellezze della Carissa

E' veramente un bell'arbusto la Carissa macrocarpa, che vi ho presentato poco meno di un anno fa (post del 1/10/14), e che si trova in un buon numero di esemplari nello scenografico giardino di S.Elia, fronte Lazzaretto.

Eccola qui a sinistra, inserita insieme ad altri arbusti, soprattutto Lentisco ed Oleandri, a formare una affascinante barriera.

Infatti questo giardino, o almeno questa parte che guarda verso il mare accompagnando la strada, è fatto per essere guardato ma non attraversato (ma per salire al vecchio borgo di S.Elia ci sono le scalette).

Forse per questo motivo è stata scelta la Carissa, dato che la sua bellezza, oltre che dalle foglie, dai fiori e dai frutti, è data dalle bellissime spine acuminate, che suggeriscono di tenersi a debita distanza.


Eccole qui le spine, che fanno da cornice all'elegante fiore bianco a cinque o sei petali: sono lunghe, e si biforcano due volte prima di terminare con le punte acuminate.

Un'altra caratteristica interessante della Carissa è che, data la provenienza dalle regioni tropicali, la fioritura non ha un momento definito, ma è episodica, e la pianta presenta fiori sparsi per molti mesi all'anno, come dimostrano anche le foto del citato post dell'ottobre scorso.



Infine i frutti rossi, che si notano in quest'altro cespuglione: simili a prugne, partecipano anche loro alla bellezza d'insieme della Carissa macrocarpa , che proprio per questo, e per la regione Sudafricana di origine, ha il nome comune di Prugna del Natal.

Questi frutti, quando perfettamente maturi, sono definiti commestibili, o addirittura molto buoni; però la precisazione del "perfettamente", unita alla velenosità del resto della pianta (come il cugino Oleandro, del resto) ed alla presenza delle temibili spine, induce a lasciar perdere, almeno da parte dei non competenti.

Insomma,per questo giardino vale il "guardare e non toccare", ma forse proprio per questo, anche se è triste ammetterlo, appare così gradevole; comunque, data anche la rarità della Carissa, è dovuto un apprezzamento ai giardinieri  che se ne occupano.