Ne avevo parlato qualche anno fa, della Bignonia tweediana, nell'ambito di una visita al Parco dell'Autonomia Regionale (post del 26/5/11); mi avevano colpito la bellezza della sua fioritura e le sue doti di arrampicatrice, dato che la avevo fotografata arrampicata su un cipresso.
Poi, colpevole silenzio fino all'altro giorno, quando sono stato folgorato da una esplosione gialla che mi ha colpito mentre passavo casualmente in via Nazario Sauro. Una grande spalliera e la conquista di una Palma uccisa dal Punteruolo: questo è quello che ho visto, ammirato e documentato con le foto qui sotto.
Ma non basta; come spesso accade quando non si incontra per molto tempo una persona, e poi la si rivede nello stesso giorno, mi sono imbattuto in un'altra spalliera in piazza Regina Margherita, alla biforcazione con via Eleonora D'Arborea.
Che spettacolo! Un rampicante sempreverde, robustissimo, di accrescimento veloce e di immediata presa con i suoi uncini che hanno probabilmente generato il nome comune di Piede di gatto, ed in più con questa strepitosa fioritura: viene da chiedersi come mai non sia più diffuso. Una risposta possibile deve essere la sua invadenza, che lo fa giustamente temere se non ci sono le condizioni adatte per l'espansione. Comunque sia, io spero che abbia maggiore diffusione, perché rinfranca lo spirito.