Anche Cagliari naturalmente segue questa regola, anzi forse la esalta: pensiamo al SS.Trinità, a Santa Clara, alle ex cliniche Aresu e Pediatrica, al Binaghi, all’ospedale Marino nuovo, al S.Giovanni di Dio: grandi spazi e tante piante, una fetta importante del verde cittadino.
Pensate che Vannelli (pagina dei contenuti del blog), nel suo pregevole testo sul verde di Cagliari aveva dedicato un capitolo intero al verde degli ospedali.
Quindi grandi spazi verdi, realizzati in molti casi con l’ausilio delle giuste strutture progettuali, e di organismi importanti, quali i tecnici dell’Orto Botanico o la ditta Sgaravatti.
Spazi di cui andare orgogliosi e da frequentare, a prescindere dalla momentanea condizione di ammalati o parenti di ammalati.
Purtroppo però, quella descritta è una fotografia che risale alla metà del secolo scorso; successivamente, lo stato di questi spazi è andato progressivamente degradando: incapacità tutta italiana di far seguire una corretta e continua gestione delle opere ad una bella realizzazione, carenza di fondi, disinteresse crescente delle amministrazioni. Sono molte le ragioni del degrado, a cui purtroppo si deve aggiungere il disinteresse del cittadino, che non nota più lo stato di abbandono di questi giardini, non se ne lamenta, sta forse perdendo lo spessore culturale per accorgersi della bellezza di cui viene privato.
Mi scuso per questa lunga premessa, ma mi è sembrato importante segnalare questa situazione, e doveroso nei confronti del grande Vannelli, che già negli anni 80 del secolo scorso lamentava la mancanza di valide manutenzioni in questi spazi.
Cerchiamo allora di vedere il bicchiere mezzo pieno: i giardini degli ospedali cagliaritani sono comunque belli, e la abbondanza delle erbacce che soffocano le siepi ordinate, nonché il crollo dei manufatti di supporto, non impediscono agli alberi presenti di crescere ed offrirsi al nostro godimento.
E’ così, per esempio, per i Pini d’Aleppo (post del 6/12/10) che vegetano in gran numero nel parco dell’ospedale Binaghi, bella struttura prima dedicata alle malattie dell’apparato respiratorio ed oggi con una offerta di salute molto ampliata: questi Pini, veramente enormi per gli standard cagliaritani, abbelliscono lo spazio fra il corpo di fabbrica principale e l’ingresso di via Is Guadazzonis.
Ecco uno dei grandi esemplari di Pino d'Aleppo, contornato da alcune Palme Washingtonie; a proposito, anche al Binaghi è in corso l'ecatombe delle Palme delle Canarie.
Ecco uno scorcio con grande Pino al centro, che mostra anche alcuni elementi della struttura originaria del giardino: devo dire che la foto è "buona" rispetto allo stato reale.
Ed infine una vista della scalinata, contornata da Pini, che conduce all'ingresso principale; mi sembra, per lo stato precario ed a conferma di quanto asserito in precedenza, che non venga quasi più utilizzata, dato che le persone preferiscono camminare lungo i viali asfaltati che circondano il giardino.