Siamo in via Cavalcanti, ed i Ficus retusa sono quelli sui quali ho posto l'attenzione questa estate, con riferimento agli effetti collaterali della lotta agli storni, cioè alle sacche di foglie che penzolavano dagli alberi trattenute dalle reti, senza peraltro che queste ultime ottenessero più l'effetto voluto (post del 1/8/14 e del 8/10/14).
Ebbene, quel problema è stato, almeno per quest'anno, risolto, con una potatura forte ma meno radicale di precedenti occasioni, come si vede dalla foto sottostante.
Ma non è questa la curiosità del post di oggi, che sennò si limiterebbe ad una poco interessante cronistoria: è invece la presenza, resa evidente dalla potatura, di quattro giovani esemplari (o sono polloni di un unico albero? Non lo so, ma la sostanza non cambia) di Sterculia diversifolia, bellissimo albero pluritrattato dal blog,
Queste Sterculie sono però diverse da tutte quelle che finora vi ho presentato: infatti la presenza soffocante dei Ficus le ha costrette, per assicurarsi la dose di luce necessaria alla sopravvivenza, a scappare verso l'alto.
Ecco che adesso appaiono per intero, strane, negli esili e lunghi tronchi nudi fino a diversi metri di altezza, prima di dare spazio alla bella chioma; certo molto diverse, per esempio, da quelle di via Berna (post del 25/1/13) e dai loro poderosi tronchi.
Nel periodo in cui la cappa soffocante dei Ficus funge da soffitto alla piazzetta, le Sterculie mostrano all'osservatore solo i tronchi, che per la loro vicinanza e diametro sembrano appartenere più a Bambù che ad alberi normali.
Insomma, anche se gli storni non hanno in questo caso responsabilità diretta, possiamo dire che anche l'immagine di oggi è un effetto collaterale della loro esistenza!