Dopo l'Ailanto, che ha inaugurato la serie, ed il Ficus elastica, dedichiamo oggi la nostra speciale attenzione di treewatchers (guardoni del verde, da ora in poi) al Ficus religiosa di via S.Lucifero, unico esemplare pubblico cagliaritano a me noto.
Questo albero, già oggetto più volte della nostra attenzione (ultimo post del 28/7/13), merita di essere messo sotto la lente del guardone durante tutta l'estate, dalla nascita delle nuove foglie rosse (vedi il post citato) fino alla caduta dei piccoli frutti, che avviene proprio in questi giorni.
Procediamo allora con alcune immagine commentate.
A figura intera, questo Ficus mostra la sua ragguardevole dimensione, che lo fa svettare ben al di sopra dei Carrubi e degli Olivi che lo affiancano.
Un tenero ramoscello con le foglie ancora rosse, davanti al possente tronco dalla corteccia liscia e chiara, già diviso alla base, come spesso accade a questi Ficus.
Alcune foglie in controluce, con in evidenza l'eleganza d'insieme ed il lungo apice, al quale fa riscontro un lunghissimo picciolo; quest'ultimo elemento favorisce l'ondulazione delle foglie al vento, piacevole da osservare.
Infine, a titolo di curiosità come spesso faccio, vi presento la seconda vita alla quale sono destinate le foglie più grandi di questo albero, nei paesi dove è considerato sacro e chiamato Albero di Bo, o dell'illuminazione di Buddha: essiccate e dipinte le foglie diventano oggetti di arredamento, così.
Tanti anni fa, anche a Cagliari, giravano per le case molti ragazzi, provenienti dall'India o dallo Sri Lanka, e proponevano in vendita le foglie dipinte per pochi soldi; da una di esse, montata su cartoncino nero, è tratta la fotografia.