Cominciamo dalla bellezza, ovvero dalla meravigliosa fioritura di una Acacia horrida, che sta avendo inizio in questo esemplare di viale Diaz, nell'Istituto Nautico all'angolo che guarda piazza Paolo VI.
La fioritura sarà godibile ancora per alcune settimane, come si vede in foto dai piccoli capolini verdi ancora lontani dall'esplosione in giallo. Questa Acacia è quella che fiorisce più tardi fra le tre specie più comuni in città (post del 9/1/11), ed è quella caratterizzata da lunghe e coniche spine bianche, bellissime ma da trattare con la dovuta attenzione.
Ecco a destra le spine, che spiegano forse perché quest'albero stia scomparendo dalla città: quello che era il suo punto di forza in campagna, siepi di confine robuste ed invalicabili, può essere un punto di pericolo per i passanti, se la pianta non viene controllata ed opportunamente potata.
Ma proprio perché raro in città, quest'albero dovrebbe essere protetto, messo in sicurezza ed esposto alla vista ed all'apprezzamento dei cittadini, anche per il profumo (senza avvicinare troppo il naso, mi raccomando!).
Invece, questo è il trattamento al quale viene sottoposto.
L'albero è violentato da un cartellone pubblicitario 3x2, che lo soffoca, gli fa perdere la simmetria e gli toglie la luce e, di più, impedisce agli automobilisti ed ai passanti di godere della sua bellezza.
Mi piace pensare, o forse sognare, che il nostro sindaco, o qualcun altro che può, magari notando l'affronto visivo mentre va al mare, disponga immediatamente lo spostamento del cartellone; temo invece una realtà rovesciata, e l'albero espiantato ...... perché le spine sono pericolose, o perché le radici mettono a rischio la stabilità della recinzione, o magari del cartellone, e questo sarebbe il massimo!