Questo post è collegato al precedente, dato che anche qui parliamo di radici; non per la loro valenza estetica, però, ma come responsabili involontarie della fine traumatica degli alberi che sostenevano fino ad alcuni giorni fa.
Mi segnala infatti Vanja, che ringrazio, che il Comune è intervenuto in maniera drastica sui Pini domestici, Pinus pinea, di via Verdi, completando l'opera iniziata l'anno scorso, quando ne abbiamo parlato (post del 9/5/13).
Ecco due immagini desolanti della via, oggi: le piccole aiuole con i tronchi segati alla base, e residui di ciocchi da portare via.
Nel post citato ero stato facile profeta: il rischio di crollo improvviso delle piante, legato all'apparato radicale inadeguato, ha suggerito la soluzione drastica.
La via Verdi, ornata con il doppio filare di Pini piantumato negli anni '70 del secolo scorso, non c'è più. Nè consola più di tanto che i Pini vengano sostituiti con Aranci: altro valore, ed i risultati di via Pergolesi (post del 10/9/11) non autorizzano l'ottimismo.