Il cimitero monumentale di Bonaria è uno dei posti più affascinanti di Cagliari, oltre che uno spaccato di storia cagliaritana da vivere attraverso le sue innumerevoli tombe, le iscrizioni, le sculture; una passeggiata attraverso i suoi terrazzamenti (post del 2/5/12) può per esempio costituire un ottimo esercizio per il corpo ed un efficace ricostituente per la mente.
Il rovescio della medaglia è costituito dal degrado inarrestabile, anche se in questo periodo, in occasione della ricorrenza del 2 novembre, si cerca di contenerlo, magari semplicemente rendendo non transitabili le zone più dissestate o quelle in cui non si riesce ad intervenire.
In questa sede, in linea con la missione del blog, voglio rappresentare la situazione del cimitero da un punto di vista botanico, come lotta fra l'ordine rappresentato dagli innumerevoli filari di Cipressi (Cupressus sempervirens, post del 4/12/10) ed il disordine delle piante più o meno abusive, lasciate crescere ad impossessarsi del territorio.
Ecco allora alcuni cespugli di Cappero, Capparis spinosa, che si stanno appropriando delle pareti di molti terrazzi ancora carichi di vecchie lapidi, anche se molte sono già crollate; degrado per la funzione primaria del cimitero, ma i cespugli sono belli e scenografici.
A destra vediamo un grande cespuglio di Fico, Ficus carica, che si è impadronito di tutto il terrazzo; come si vede dalla foto, molte tombe sono tuttora "abitate".
E non poteva mancare un Ailanto, Ailanthus altissima, pluritrattato nel blog come abusivo per eccellenza e grande generatore di disordine (p.es. post del 21/7/13); è un esemplare piccolo che sembra risorgere da precedenti estirpazioni, ma se non si interviene presto.......
Ed infine una Palma che, invece di nascere in un luogo acconcio (per esempio l'affascinante Orto delle Palme, dove vivono splendidi esemplari anche molto vecchi) si è andata ad infilare proprio in mezzo alle tombe; faccio notare in questa foto il cartello di divieto d'accesso sospeso fra due paletti, che sostituisce in meglio le precedenti ed antiestetiche transenne.
Insomma il nostro cimitero monumentale è un luogo di contrasti forti, ma anche per questo godibile a prescindere dalla sua funzione primaria di luogo di incontro tra vivi e morti.
E per concludere in serenità, due immagini non classificabili nella categoria dell'ordine o del disordine, ma solo in quella della bellezza: un fiore di Hibiscus (non azzardo il riconoscimento del cultivar, non è mia materia) ed un gruppo di frutti del Clerodendro, assoluta rarità cagliaritana e nostra vecchia conoscenza.