E' accaduto anche quest'anno, e non poteva essere diversamente: in ottobre, dopo un acquazzone, i Ficus retusa perdono a migliaia i loro frutti, piccoli siconi globosi, che si spiaccicano per terra; se per terra c'è l'asfalto, sono dolori, e non solo in senso figurato.
Nasce quindi un'altra occasione per parlare di questi alberi, già abbondantemente "chiacchierati" nella nostra città e nel nostro blog; niente di nuovo, peraltro, dato che i loro difetti sono noti da decenni, e già ne trattava il prof. Vannelli negli anni 80 del secolo scorso.
Quest'anno l'intervento è stato drastico: non bastano i cartelli di pericolo, i divieti, gli allerta di vario genere, siamo passati alla chiusura di interi tratti stradali, appunto alla messa sotto tutela degli alberi. Ecco come appare oggi via Amat.
La via è stata transennata, per impedire fisicamente l'accesso, soprattutto ai mezzi a due ruote; credo che anche questa operazione darà luogo a polemiche e discussioni, prepariamoci.
Verrebbe da commentare, un po' cinicamente: abbiamo voluto la bicicletta (alberi rustici, resistenti, indistruttibili, chioma folta e di bell'aspetto.......), adesso dobbiamo pedalare, stando attenti a non slittare nella poltiglia dei retusa, naturalmente!