Mi fornisce l'occasione Mauro, lettore attento e competente, che lamenta l'inadeguatezza delle piantumazioni di Lecci effettuate a S.Elia.
Un paio di foto forniscono un'idea della situazione attuale:
Due lunghi filari di alberi, a sinistra e a destra dello spazio Grandi Eventi, si presentano ancora in fase di acclimatazione, incappucciati nei loro teloni verdi. I lavori sono ancora molto lontani dalla conclusione, e appaiono oggettivamente di grande impegno finanziario, data l'estensione del lungomare coinvolto; speriamo che il Comune, anche in questi tempi grami, riesca a portarli a compimento, e ad assicurarne poi la fase gestionale. Speriamo altresì che i cagliaritani, che in altre situazioni non hanno dimostrato grande senso civico e rispetto per il bene comune, si riscattino quando potranno frequentare questa piacevole passeggiata.
A parte queste considerazioni, veniamo al problema posto da Mauro; effettivamente, a quanto si intravvede, molti di questi alberi sono Lecci. Il Leccio, pur essendo albero tipico della flora sarda, non ama la costrizione ed il mare, come abbiamo già avuto modo di dire (post del 4/11/10): temo pertanto che avremo alberi stentati e sofferenti, purtroppo. In questo caso, privilegiare la specie locale non mi sembra una scelta azzeccata. A paziale consolazione, devo dire che non sono tutti Lecci, ma ci sono anche Carrubi, che appaiono meglio attrezzati per crescere sani e forti anche in condizioni disagevoli. Vedremo.
Il lungomare di Su Siccu, invece, è aperto al pubblico da poco tempo; a parte qualche primo segno dell'inciviltà di cui parlavo prima, è assolutamente piacevole percorrerlo, a piedi o in bicicletta. Gli alberi in questo caso sono Palme (Washingtonia filifera), in ottimo stato; belle, anche se d'estate non sono il massimo per l'ombra.