I frutti, lunghe e sottili capsule, caratterizzano fortemente quest'albero, dato che permangono appesi per tutto l'anno, fino alla nuova gettata: sono poco evidenti in primavera ed estate, quando sono verdi e mascherati dalle grandi foglie, mentre diventano determinanti nell'aspetto d'insieme in autunno e soprattutto alla fine dell'inverno, quando finalmente, con il nostro clima, le foglie sono cadute.
Abbiamo già parlato della Catalpa in versione autunnale (post del 27/11/10), in termini poco lusinghieri per il
Catalpa bignonioides caserma Villasanta |
suo aspetto, come si evince dalla foto in via Flavio Gioia, allegata al post citato, o anche dalla fotografia a lato, relativa ad un esemplare di fronte alla caserma Villasanta ripreso nel novembre scorso.
Abbiamo poi riscattato l'immagine di quest'albero per la splendida fioritura e l'aspetto d'insieme che assume in versione primaverile (post del 29/5/11); ci resta da farne una valutazione in questo periodo, quando come dicevamo il suo nome comune gli appartiene a pieno titolo, senza foglie o altro a fare da schermo: guardate le foto sotto, riguardanti ancora gli esemplari di via Gioia, in questi giorni.
Non mi esprimo sulla bellezza, ma sicuramente queste centinaia di lunghi sigaretti ( panatelas direi, per chi conosce le tipologie di sigari), appesi sui rami completamente privi di foglie, danno un aspetto molto peculiare, forse unico, a quest'albero.
In definitiva, bello o brutto che lo vogliamo considerare, l'albero dei sigari ci ricorda in maniera efficace quanto sia mutevole la Natura, soprattutto con gli alberi, nelle immagini che ci offre nei vari momenti dell'anno.