Rimaniamo in tema di Palme, alle quali era dedicato il precedente post, per riparlare dell'assedio che questi alberi, ed in particolare la Phoenix canariensis, stanno subendo da parte del Punteruolo rosso, subdolo coleottero che le uccide quasi senza scampo, almeno fino a pochi mesi fa.
Ne abbiamo parlato un anno fa circa, con un post dal titolo forse altisonante e militaresco ( Onore e lunga vita alle Palme, post del 3/11/11 ), ma adeguato all'importanza che questi alberi hanno nel contesto del paesaggio urbano e di quello campagnolo.
Oggi le valutazioni degli specialisti sulla sopravvivenza di un albero sotto attacco sono meno pessimiste, ma certo non inducono a cantare vittoria, anche perchè le cure sono lunghe e costose e richiedono di essere estese, rispetto alla Palma interessata, perlomeno al raggio d'azione dei coleotteri.
Mi pare già un risultato che non tutti gli specialisti parlino solo di abbattimento e bruciatura degli esemplari malati, parole che ricordano tanto, per rimanere a casa nostra, i trattamenti per la peste suina; si parla anche di prevenzione e cura, e di ripresa di esemplari già ridotti al solo tronco.
Guardate per esempio che cosa ho fotografato a S.Margherita di Pula:
Questa immagine sarebbe buffa, se non fosse tragica: otto tronchi che arrivano al capitello e svettano nudi verso il cielo, completamente privati delle foglie ed avvolti stretti come salsicce; è quello che attualmente rimane di uno splendido giardino di grandi Palme che si affacciava sul lungomare fino a due anni fa.
Quale è lo scopo dell'insaccatura? Evitare che si diffondano i coleotteri presenti nei tronchi e colpiscano altre Palme? Evitare che i tronchi, dopo averli disinfestati, siano attaccati da nuovi coleotteri ? Tenere la piante vive, in attesa che la scienza scopra rimedi efficaci, per restituire nuova vita a questi monconi (come gli esseri umani che si fanno ibernare...)? Sinceramente non lo so, ma direi che, quale che sia lo scopo dell'intervento, il titolo del post si giustifica pienamente.
A proposito, ho letto sulla stampa locale che durante le vacanze di Natale dovrebbero essere effettuati interventi di prevenzione sulle Palme della ex passeggiata di via Roma, della quale abbiamo già parlato (post del 14/2/11) con toni molto arrabbiati, soprattutto per il permanere del terribile parcheggio: a causa di questi programmati interventi non è stato consentito l'allestimento in loco del mercatino di Natale.
Orbene, io non sono un patito del mercatino di Natale, ma almeno quella era una occasione per restituire per un po' ai pedoni quello che è stato loro proditoriamente tolto; ora aspettiamo i nostri amministratori al varco per la salvaguardia delle Palme, ma come intervento prodromico alla restituzione della passeggiata alla cittadinanza.