Chiedo scusa per il titolo alquanto astruso, ma non sapevo come definire questa terza ed ultima categoria di alberi, dopo aver trattato, il 21/8 ed il 26/8, il più alto ed il più largo.
Come ho già detto, parlare di albero più grande, tout court, non ha senso se non si forniscono elementi che definiscano il campo di indagine; allora, sempre nell'ambito di un ragionamento oscillante fra il serio ed il faceto, proviamo ad individuare l'albero che abbia grandi, contemporaneamente, altezza e larghezza. Cerchiamo un albero che occupi il più grande volume, distribuito nella giusta proporzione fra le sue coordinate, in modo da poterlo definire imponente, senza essere sfilato come una Araucaria excelsa nè tarchiato e svasato come un Ficus magnolioides.
In più, questo albero deve essere ben visibile, in modo che la sua imponenza possa essere notata da tutti, quindi deve avere ampio spazio libero circostante.
Mi accorgo che, con le precisazioni fatte, abbiamo perso l'oggettività data dal solo parametro volume, per cui non ci potrà essere "un" albero vincitore, ma più alberi concorrenti, in parte anche diversi per ciascuno di noi, in ragione del valore assegnato al rapporto altezza/larghezza, alla valutazione soggettiva della bellezza delle fronde o del contesto nel quale la pianta è inserita, e così via.
Fatta questa lunga premessa, io vi propongo alcuni esemplari che mi pare possano appartenere alla categoria, ed altri ne proporrò, al fine di formare una passerella di concorrenti; naturalmente, sarò felice di riportare vostre valutazioni o foto di esemplari che vi sembrino degni di salire in passerella.
Cominciamo con il Ficus religiosa di via S.Lucifero, nostra vecchia conoscenza (post del 25/1/11): non è grandissimo, ma ha delle buone proporzioni, è ben visibile e poi, anche se questo è un elemento soggettivo, è bello ed ha una foglia elegantissima.
Ed un altro Ficus, per la precisione un Ficus retusa, è questo bestione di viale Diaz. Non è certo l'albero della specie più grande della città ma è ben visibile quasi per intero, e poi non so quanto durerà, dato che il terreno su cui insiste è sicuramente destinato a qualche costruzione, e temo che diventerà presto uno della serie "oggi ci siamo, domani chissà" (post del 7/6/12 e del 30/7/12)
Questo invece è l'Eucalyptus, probabilmente Eucalyptus camaldulensis (post del 14/1/11), che si trova all'incrocio fra viale La Playa e via Riva di Ponente, in posizione di estrema visibilità e con grande spazio libero attorno.
Le dimensioni ragguardevoli si possono dedurre dal raffronto con le auto; la visibilità della sua posizione (non si può non notarlo uscendo dalla città verso Pula) lo rende a buon diritto partecipante alla nostra passerella dei "voluminosi".
Il Pioppo sulla destra, Populus alba (post del 1/5/11), non è proprio in città, ma al Margine Rosso, all'inizio della provinciale per Villasimius; è veramente un bell'esemplare, di forma quasi sferica. Si vede che ha avuto poca concorrenza, ed è stato lasciato crescere come ha voluto.
Infine, ma non per ultimo, il Taxodium Distichum, Cipresso di palude o Cipresso calvo, dell'Orto Botanico (post del 26/1/12).
E' grande, come si vede dalle dimensioni dell'omino che si intravvede in basso, ma ha poca visibilità e quasi nessuno spazio libero, tanto che per fotografarlo intero sono dovuto salire sul poggio dietro le fontanelle delle canne. Non avrebbe dunque avuto diritto di passerella, ma me lo ha imposto la "deferenza" nei confronti di questa maestosa ed assoluta rarità cagliaritana, vanto del nostro Orto Botanico.
A proposito dell'Orto Botanico, ho trovato il nostro giardino universitario un po' in decadenza, oltre che chiuso la domenica (!): guai! che nessuno pensi di dismettere o solo trascurare una simile risorsa della città!