Siamo così abituati a vederle, soprattutto nei panorami cittadini, che quasi non immaginiamo che possano non esserci.
Guardate queste immagini, che aiutano a chiarire il concetto.
Parco Terramaini |
Dalla terrazza del museo del Ghetto |
Bonaria, Orto delle Palme |
In Italia questo insetto è arrivato ormai molti anni fa, ha provocato e tuttora provoca stragi di Palme in Sicilia; è sbarcato in Sardegna, ed ha cominciato il suo terribile sterminio: chi frequenta la zona di Pula sa di che cosa parlo.
Per fortuna, con tutte le ricerche ed i tentativi che sono stati messi in campo, si cominciano a raggiungere dei risultati, e non è più vero che non ci sia nulla da fare, né in termini di prevenzione né in termini di salvataggio delle piante attaccate. Oggi cominciano ad esserci alternative all’abbattimento, triturazione ed incenerimento delle Palme; mi risulta al riguardo che la Regione abbia sviluppato e stia mettendo in atto un piano di intervento piuttosto dettagliato.
Io non entro nel merito delle tecniche di difesa dal Punteruolo, non ne ho la competenza e non rientra nei nostri obiettivi: voglio solo collaborare ad aumentare la sensibilità al problema da parte di tutti noi, affinchè gli dedichiamo la dovuta attenzione.
E' fondamentale, ovviamente, la collaborazione di chi ospita Palme nel proprio giardino; ma è ancora più importante che tutti noi cittadini, che conviviamo con le Palme pubbliche e le apprezziamo spesso senza rendercene conto, tutti noi teniamo dritte le antenne, e facciamo sentire a chi di dovere quanto è importante intervenire, sia in prevenzione che in cura e salvataggio.
Provate a pensare, al di là dei luoghi che ho proposto, che cosa sarebbe la ex passeggiata di via Roma senza le Palme: io nemmeno ci riesco, mentre riesco molto bene ad immaginarla senza le auto parcheggiate (post del 14/2/11) e viceversa con le Palme sane e rigogliose!