Era stato un bel giardino, quello all'angolo fra via Dante e via De Gioannis, quando lì sorgeva l'Istituto Biochimico Sardo. Parlo di tanti anni fa ed il giardino, rustico ma rigoglioso, si fregiava di Pini, Palme e, troneggiante al centro, un maestoso esemplare di Fitolacca Dioica.
Dopo i tanti anni dell'abbandono, sia dei fabbricati che del giardino, c'era stato l'acquisto dell'area nei primi anni di questo secolo, i lavori di ricostruzione, il blocco per quesioni legali legate alla concessione edilizia, ed infine il completamento della nuova realtà, che restituisce la dignità perduta a tutta quell'area.
In questi giorni, per parlare di ciò che più ci interessa, fervono i lavori di sistemazione del giardino; ecco la situazione ad oggi.
Già si intuisce che sarà una bella realizzazione, con qualche recupero di preesistenti Pini e Palme ed inserimento di diverse nuove piante anziane; in particolare sono apprezzabili alcuni esemplari di Olivo e di Carrubo.
Sono state poi messe a dimora altre giovani piantine, e si stanno realizzando ampie zone di prato verde.
Io mi ero molto arrabbiato quando era stata eliminata la Fitolacca, ed avevo citato questo come esempio negativo nell'ambito di un ragionamento sulla liceità di eliminare o meno le piante "ad libitum" (post del 18/6/11), anche quando si tratti, come in questo caso, di verde privato.
Oggi devo prendere atto, e con molto piacere, che a quell'azione scriteriata si è posto rimedio, e con gli interessi! E' stato restituito alla città un ottimo scorcio di verde, ben visibile sia dai pedoni che dalle auto che transitano in via Dante e via De Gioannis, e che si connette idealmente al verde di San Saturnino e del cimitero.