Non ho resistito; normalmente non indico le piante con il nome in dialetto, perchè il dialetto non è il mio forte, ma questa volta non ho resistito alla schiettezza del sardo.Infatti il nome indica che questo cespuglio appartiene alla stessa famiglia, le Solanacee, del Tabacco che si fuma, solo che questo è bastardo, e non si fuma.
Il nome scientifico è Nicotiana Glauca (mentre il nome del tabacco da fumo è Nicotiana Tabacum) ed è un arbusto selvatico (anche se esiste pure come pianta ornamentale) che si appropria con grande facilità dei luoghi abbandonati, orizzontali o verticali, purchè ci siano residui organici e/o accumulo di azoto; fuori città lo troviamo nei bordi incolti di strade e, in città, si trova bene nel quartiere di Castello, nel quale purtroppo il degrado non manca.
Ed in Castello io sono andato a fotografarlo, e vi presento un esemplare che si trova alla fine di via Genovesi angolo vico Martini: è un arbusto con molti anni di età, che fuoriesce da una finestra del piano terra di una palazzina!
Il Tabacco Burdo non è un brutto cespuglio, anche se ha un andamento molto disordinato; è soprattutto gradevole la fioritura gialla, attualmente in atto, con corolle costituite da tubuli lunghi che terminano con una sorta di orlo. I fiori durano a lungo sulla pianta.