L'occasione per parlare di piazza Giovanni, come è nota a livello colloquiale la piazza Giovanni XXIII, mi è data da una domanda di Liliana, a cui degli amici continentali hanno chiesto di conoscere quali alberi vivono in questa piazza.
Innanzitutto ringrazio Liliana per le gentili parole rivolte al Blog, e mi accingo a tentare una risposta, che si presenta complicata per la dimensione e poca compattezza della piazza medesima.
Infatti piazza Giovanni, almeno per il mio modo di vedere, non è propriamente una piazza, casomai è una piazza sul fronte della chiesa più tre slarghi alberati sui fianchi e sul retro della chiesa medesima; non c'è un punto di aggregazione, i vari luoghi hanno vita autonoma e separata. Devo dire però che l'insieme di questi spazi interconnessi è un ottimo (e grande!) circuito per le biciclette dei bambini, soprattutto ora che è stata risistemata la pavimentazione, nonchè per le passeggiate degli anziani.
Detto quanto sopra, provo a soddisfare la curiosità di Liliana, precisando che parliamo di alberi abbastanza comuni e già trattati nel blog, per cui non metto il richiamo al relativo post, che può essere sempre estratto effettuando una semplice ricerca.
Piazza anteriore:
nella parte fronte strada, contornata da aiuole, c'è un prima fila di grossi Ficus Retusa, potati di recente ma già in netta ripresa, ed una seconda fila di Carrubi; più avanti, già nella zona lastricata, c'è una terza fila di Lecci.
Sulla sinistra, sempre spalle a via Dante, alcuni esemplari di Iacaranda, ed il piccolo, elegante Ginkgo Biloba al quale ho dedicato una foto autunnale trattando dell'arte di spogliarsi (post del 9/12/10).
Slargo di sinistra:
ancora Iacarande all'estremità sinistra dello slargo, poi due filari di Pini (Pinus Pinea e forse qualche Pinus Halepensis) sotto ai quali è stata realizzata una copertura che agevola il passaggio.
Slargo posteriore:
Iacarande sul fronte della strada, Pini all'interno, ma questa volta della specie Pinus Canariensis, riconoscibile dalla forma più slanciata, a tronco di cono. L'oratorio della chiesa, che costituisce confine verso l'interno, è bordato da Cipressi, un po' malconci.
Slargo di destra:
Ficus Retusa all'esterno e Pini su due filari, fino a riconnettersi con la piazza anteriore.