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domenica 6 febbraio 2011

L'inebriante Cytiso

Ci sono ricascato. Anche oggi i miei proponimenti di non occuparmi di cespugli, per ignoranza e predilezione per gli alberi, vengono meno, di fronte al bellissimo esemplare di cui vi voglio parlare.
Alcuni giorni fa passavo per via Ponchielli (prolungamento di via Pergolesi dopo attraversato largo Gennari) e sono stato colpito da un profumo bellissimo, prima ancora che dalla vista della pianta; sono tornato con la macchina fotografica, ed ecco qua:
 Si tratta di un alberetto, più che di un cespuglio,  a riprova che con il nostro clima il confine è spesso labile (vedi il Terebinto, post del 7/1/11); comunque, dopo aver esaminato un suo rametto fiorito, ed aver ancora apprezzato il suo splendido profumo, lo ho identificato in un Cytisus Albus (o, come ipotesi alternativa, Genista Monosperma, cioè una Ginestra, con la quale alcuni Citisi sono somigliantissimi).

Questo arbusto appartiene, tanto per gradire, alla famiglia delle Leguminose, e precisamente alla sottofamiglia delle Papilionacee, caratterizzata dai fiori che ricordano le farfalle. E' cugino, per citare solo alcune specie già trattate, della Robinia e della Sophora, per non dire della notissima Ginestra, tutte con i fiorellini papilionacei e profumati.

Ecco  a destra un particolare che ci fa apprezzare l'esplosione dei fiorellini; questi ultimi sono formati, ed è una caratteristica di tutte le papilionacee, da un petalo più grande, eretto, da due petali uniti fra loro, e da altri due petali laterali divergenti.

La particolarità dell'esemplare esaminato, tornando a guardare la foto grande, è che ha un aspetto più di albero che di cespuglio, con un tronco formato e ben distinto dai rami. Le piante che hanno queste caratteristiche vengono indicate dai tecnici come suffrutici, con tronco breve e rami erbacei che si rigenerano, così come le foglie, da un anno all'altro.