Quando ho parlato del Ricino, Ricinus Communis (post del 12/2/11), ho avuto la sensazione di lasciare le cose a metà. Infatti la pianta oggetto di quel post, indicatami dal lettore Giuseppe, è così peculiare, nella sua abnorme dimensione di albero cittadino, da non rappresentare la categoria, lo standard cagliaritano del Ricino.
Presento lo standard cagliaritano, qui a destra: dimensione di cespuglio arruffato e ripetitivo, distribuito spesso ai lati delle strade di periferia, in zone incolte e degradate, invisibile agli occhi degli automobilisti frettolosi. Eppure qui siamo ad un passo dal centro, in via dei Conversi.
Ecco perchè, ribadisco quanto già detto nel precedente post, questa bella pianta per essere apprezzata deve essere estratta dal contesto di terreno abbandonato, ed immaginata magari in mezzo ad un prato verde, curata e tenuta a freno rispetto alle sue ansie di colonizzazione del terreno circostante. Il particolare della foto di sinistra le rende giustizia, con il colore rosso ruggine delle foglie e l'apparire dell'infiorescenza, che darà luogo ai bei fiori stellati nei mesi venturi.