Ho proposto subito una fotografia per capire di che cosa stiamo parlando (e chiedo scusa per il richiamo letterario del titolo, ma mi sembra appropriato), cioè di una pianta che viene classificata nei testi come un arbusto, il Terebinto, Pistacia Terebinthus. Si vede subito che questo esemplare, che si trova in via Machiavelli in un giardino privato al n. 74, non è, soprattutto per i canoni nostrani, un arbusto, ma un albero ed anche piuttosto grande (sarà alto 7/8 metri).
La distinzione fra alberi ed arbusti non è d’altronde molto netta, è un po’ come la differenza fra monte e collina; questo fatto mi mette in difficoltà, dato che io ho dichiarato che non avrei trattato, per ignoranza, di cespugli o arbusti, ma solo di alberi di alto fusto. In questo caso, e data la bellezza di questa pianta, non potevo far finta di niente, ed ho deciso di parlare del Terebinto, anche se non sono del tutto sicuro che l’identificazione sia corretta (le alternative possibili sarebbero Lentisco o Ligustro).
Dunque il Terebinto è un cespuglio/albero che appartiene alla famiglia delle Anacardiacee, la stessa a cui appartiene il Lentisco, Pistacia Lentiscus, ed il Falso Pepe, Schinus Molle (post del 8 dicembre 2010).
Il Terebinto ha una foglia composta, imparipennata con 9 foglioline, un bel fiore (dicono, io non lo frequentavo ancora nel periodo di fioritura!), ed in questo periodo è meravigliosamente ricoperto dai frutti rossi, piccole drupe che contengono il seme, come si può ammirare dal particolare a sinistra.
Diversi giovani esemplari di questa pianta sono altresì presenti nel parco di Terramaini, del quale parleremo, perché lo merita, in altro post.