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martedì 11 gennaio 2011

Il parco Terramaini

Non è una mia priorità parlare dei parchi cittadini, sia perché esistono diversi siti che trattano l’argomento, sia perché lì le piante sono già(o dovrebbero essere, come vedremo poi)  ben conosciute e catalogate; io preferisco  segnalare le piante “libere” in giro per la città.
Questo non significa trascurarli o snobbarli, dato che i nostri parchi sono una bella realtà ed un orgoglio per Cagliari; per esempio l’altra mattina, pieno sole, ho fatto un giro nel parco di Terramaini e, come le volte precedenti, ne sono rimasto favorevolmente impressionato. 

Prima degli alberi cito le persone, l’umanità che lo anima: mi sembra un’umanità serena, consapevole di essere in un bel posto accogliente e ben tenuto; questo vale sia per il gran numero di coloro che fanno  jogging (sembrano distratti per l’ambiente che li circonda, ma non  lo sono affatto, e se lo godono), sia per genitori e nonni con relativa progenie.

Ho percorso il parco in senso antiorario, partendo dall’ingresso  a fianco al canale; questo ingresso si apre sul grande prato nel quale stanno crescendo bene un certo numero di alberi di Falso Pepe, Schinus Molle (post del 29/11/2010 e post del 8/12/2010) ed un esemplare di Ficus Elastica (post del 3/11/2010), con sottostanti panchine e tavolo,  che “minaccia” di diventare nel giro di qualche anno un ottimo ombrello contro la calura estiva.
 

Così come il Ficus, anche le altre piante sono ancora giovani, e ci chiedono qualche anno di pazienza per offrire il loro meglio; il problema della calura però adesso non si pone, ed il parco è pienamente godibile. 

Proseguendo lungo il sentiero che costeggia il canale si possono ammirare altri alberelli poco conosciuti, quali il Terebinto (post del 7/1/2011)
e diversi cespugli sui nomi dei quali non mi azzardo,  anche se c’è sicuramente il Viburno e la Tamerice, e forse anche il Ligustro. Ci sono poi piccoli esemplari di Carrubo e sulla sinistra Palme sia del genere Phoenix che Washingtonia, queste ultime che fanno da cornice al posto di ristoro.






Nella zona giochi ho notato alcuni esemplari, molto eleganti, di Ficus Rubiginosa (ricordate quelli del Lido, post del 3/11/2010).

Non vado oltre, perché occuperei pagine intere e probabilmente vi annoierei; ribadisco che questo parco è un posto di cui essere orgogliosi, anche perché, e sappiamo che a Cagliari  non è facile, non solo è stato ben  progettato e realizzato, ma sembra anche ben gestito, con attenzione e continuità.

A questo punto però non posso trattenermi dal formulare un critica ed un auspicio, rivolti al competente assessorato comunale ed ai sottostanti uffici: perché gli alberi non sono stati dotati di etichette di riconoscimento?
Non è difficile, dato che le piante sono tutte catalogate; non è costoso, dato che, una volta allocate, le etichette durano molti anni, e della manutenzione potrebbero occuparsi gli stessi che si occupano della manutenzione del verde; la presenza dei nomi innesca un circuito virtuoso, che inizia dalla curiosità del pubblico, prosegue con gli approfondimenti che ciascuno può fare per conto suo, si sviluppa con il maggiore rispetto che matura in  noi per una cosa conosciuta rispetto ad una sconosciuta; infine, e non da ultimo, il circuito virtuoso alimenta il lavoro di chi si occupa professionalmente del verde, magari creando nuove occasioni di occupazione. In due parole, cultura e lavoro. Allora, che cosa osta?
Io, nel mio piccolo, continuerò a porre questa questione a chi di competenza, ma mi fa piacere condividere con voi questo tema.